CISTA E TESTINA FEMMINILE
In piombo; in marmo
H. (cista) 41 cm; diam. (cista) 25 cm - H. (testina) 20 cm; largh. (testina) cm 21 cm
Produzione romana, I - II secolo d.C.
Cista in piombo di forma cilindrica, la parte superiore è a fascia libera compresa tra orlo ingrossato e cordone tratteggiato da cui pende un decoro a grandi triangoli realizzato con gli stessi cordoni, i quali si raccordano nella parte inferiore con una fascia campita da sequenza di croci di S. Andrea. Fra i campi liberi si trovano cartigli classici o con doppie teste, insieme poi ad una testa isolata (trattasi probabilmente di divinità). Recipiente molto raro nell'antichità romana, in questo caso realizzato ad uso rituale (cista mystica) oppure funzionale ad un bagno privato; testa femminile in marmo bianco di piccole dimensioni, leggermente ripiegata su un lato. Capigliatura compatta e raccolta da chignon a doppia benda che libera la fronte. La testa sembra riconducibile a un'opera ad alto rilievo più ampia, avente in principio effetto dinamico e decorativo. Il gusto greco associabile alla capigliatura non esclude l'ispirazione mitologica.
Cfr.: cista in piombo comparabile con quella custodita presso il Museo Archeologico di Fiesole
I reperti sono considerati di eccezionale interesse archeologico dalla Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma del 10 novembre 2023