CRATERE A COLONNETTE
In ceramica a figure nere
H. 34,5 cm; diam. all' orlo 28,5 cm
Grecia, produzione attica, fine del VI secolo a.C. - inizi del V secolo a.C.
Orlo appiattito, collo troncoconico, corpo ovoidale e piede a doppio echino; le anse verticali poste sulla spalla si inseriscono sull’orlo mediante una placchetta. Il lato A, meno conservato, è decorato da una scena di partenza di Dioniso che, su una quadriga volta a destra, mentre due menadi ed una terza figura lo salutano; nella scena compaiono tralci di vite. Il lato B è decorato da una scena di komos, con una danza di due satiri e due menadi, una delle quali solleva dei crotali. I satiri sono nudi, le menadi vestite con pelli di capretti sopra le loro vesti. La decorazione secondaria, sulla tesa dell’orlo, mostra pantere gradienti a sinistra ed erbivori a destra, mentre lo spazio delle placchette presenta due palmette.
Questo cratere, contenitore destinato a mescolare vino ed acqua durante i banchetti antichi, è decorato con un’esaltazione della bevanda, del suo dio e dei suoi effetti. Se il lato A presenta infatti il dio nell'atto di partire (o di arrivare), le menadi e i satiri sul lato B alludono agli effetti del vino sui simposiasti.
Cfr.; dal punto di vista stilistico, il cratere può essere avvicinato, se non attribuito, al pittore del Louvre C11287, noto solo da altri quattro crateri decorati con scene dionisiache. Lo si confronti in particolare, oltre che con il vaso eponimo, anche con un cratere al Museo Nazionale di Agrigento (inv. R 143: A. Calderone, CVA Agrigento 1, Roma 1985, pp. 8-9, tav. 7).
Provenienza
Pandolfini Casa d'Aste, 18 dicembre 1998, lotto 204
Collezione privata
Il reperto è considerato di interesse archeologico particolarmente importante con D.M. del 22 gennaio 1986