ARCADE I DIPINTI DAL SECOLO XVI AL XVIII

Firenze, 
gio 3 Ottobre 2024
Asta Live 1324
78

Justus Sustermans

€ 6.000 / 8.000
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Justus Sustermans

(1597-1681)

RITRATTO DI GIOVAN CARLO DE' MEDICI

olio su tela, cm 65,5x50

 

PORTRAIT OF GIOVAN CARLO DE' MEDICI

oil on canvas, cm 65,5x50

 

Lo posa sobria e nobile, lo sguardo rivolto allo spettatore che ha come tramite l’azzurro dell’iride degli occhi, le labbra carnose ed i lineamenti del naso pronunciati, l’insieme sormontato da un originale e prezioso cappello a tesa alta e larga e impreziosito da un’abito con un colletto di pizzo a trama complessa ed elegante, il ricamo dell’abito colorato e

sofisticato, ci fanno notare come il tutto sia risolto e modellato con lo stile pittorico tipico della ritrattistica di corte fiorentina del XVII secolo che ebbe come primario interprete e caposcuola il fiammingo Justus Sustermans (Anversa 1597-Firenze 1681) e ci inducono a ricercare l’identità dell’effigiato ,in un importante membro appartenente alla famiglia Medici

in quel preciso momento storico. Dati i caratteri somatici sopra descritti e il raffronto con alcuni famosi ritratti, come quello eseguito, in veste cardinalizia, da Baldassarre Franceschini detto il Volterrano esposto alla Galleria Palatina, possiamo ragionevolmente identificare il ritrattato nella figura di un giovane Giovan Carlo dei Medici (Firenze 1611-1663), prima

della sua nomina cardinalizia.

Secondo genito del Granduca Cosimo II e di Maria Maddalena d’Austria e fratello minore del futuro del quinto Granduca di Toscana, Ferdinando II de Medici, che regnò dal 1621 al 1670 ebbe inizialmente un’educazione di matrice militare tanto che divenne Cavaliere dell’Ordine di Malta e Gran priore di Pisa dal 1620 e poi Generale del Mare Mediterraneo

nel 1638.

Il 1644 è l’anno che segna una determinante svolta nella vita di Giovan Carlo che oramai votato alla carriera ecclesiastica, diviene Cardinale, per nomina di Papa Innocenzo X. Uomo intelligente, colto e raffinato ed amante delle arti in tutte le sue espressioni, tanto da essere un vorace collezionista di dipinti, sculture ed altri raffinati manufatti, contribuì in maniera determinante a formare ed organizzare il patrimonio di opere presenti nella collezione degli Uffizi e della Galleria Palatina. A lui si deve anche la commissione ordinata a Ferdinando Tacca per la costruzione del Teatro della Pergola, il primo teatro all’italiana d’Europa.