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TRE VASI APOTECARI, ITALIA SETTENTRIONALE, 1770 CIRCA

€ 3.000 / 5.000
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TRE VASI APOTECARI, ITALIA SETTENTRIONALE, 1770 CIRCA

in maiolica dipinta in policromia a piccolo fuoco con porpora, verde, blu, giallo, bruno di manganese nei toni del nero e del viola. L’albarello a rocchetto e le due fiasche con corpo ovoidale portano al centro della decorazione un emblema, forse di proprietà, costituito da una veduta con ponte e torretta entro medaglione, trattenuto da raffinate ghirlande floreali sulla spalla dell’invaso, mentre una sequenza di foglie d’acanto alternate a fiori campaniformi delimita il fondo. Al centro è tracciata l’iscrizione apotecaria in manganese.

Dello stesso corredo è nota solo un’altra bottiglia pubblicata come prodotto della manifattura pesarese Casali e Callegari, già in collezione Fedeli a Milano (cfr. S. Levy, Le maioliche romagnole, marchigiane e toscane, estratto dall’opera “Maioliche settecentesche”, 1970, tav. 253), mentre due orcioli del Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza (Inv. nn. 14416-7) portano l’ipotetica attribuzione alla fabbrica veneziana di Cozzi. Studi recenti hanno superato le due ipotesi, mancando affinità formali in entrambe le produzioni. La paternità delle opere resta al momento circoscrivibile all’ambito lombardo-emiliano nel terzo quarto del Settecento, alt. cm 18 e cm 24