BECCARIA, Cesare (1738-1794). Dei delitti e delle pene. Edizione sesta di nuovo corretta ed accresciuta. Harlem, et se vend a Paris, chez Molini libraire, Quai des Augustins, 1766.
In 8vo (177 x 12 mm). [ii] viii 314 [6] pp. Bella antiporta allegorica incisa in rame, fregio al frontespizio. Iniziali e fregi xilografici. Legatura moderna in mezza pergamena. Pallida macchia al margine interno delle prime due carte, ma per il resto copia molto buona in barbe.
Edizione di due anni posteriore alla prima del 1764, probabilmente impressa a Parigi da Giovanni Claudio Molini nell'autunno del 1766 (cfr. L. Firpo, Le edizioni italiane del "Dei delitti e delle pene", p. 466-473 e 564-565, n. 11). Dei delitti e delle pene comparve per la prima volta anonimo nel 1764 a Livorno senza la suddivisione in paragrafi; la seconda edizione, impressa nel medesimo anno, ne contiene 40; la terza, del 1765, 45. L'edizione definitiva del 1766, la cosiddetta "edizione Harlem", ha 47 paragrafi e la premessa di Beccaria: "A chi legge". L'incisione in antiporta raffigura la Giustizia che, scacciando un boia che regge per i capelli tre teste umane, si volge invece agli attrezzi ai suoi piedi (catene, pale e martelli), ad indicare, come auspicato da Beccaria, la necessità di rimpiazzare la pena di morte con i lavori forzati.