Reperti Archeologici

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Oinochoe a cartoccio e piccola oinochoe

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Oinochoe a cartoccio e piccola oinochoe

Materia e tecnica: argilla figulina rosata, vernice bruna, suddipinture in bianco avorio, modellata a tornio veloce

Oinochoe con bocca a cartoccio, collo troncoconico distinto dalla spalla; corpo ovoide allungato inferiormente, piede ad anello, ansa a nastro impostata verticalmente dall’orlo alla spalla; piccola oinochoe con bocca trilobata decorata sulla spalla con pampini e grappoli stilizzati (2)

Decorazione: sul collo motivo fitomorfo lanceolato tra girali, sulla spalla puntini; sul ventre e sotto l’ansa è ripetuto lo stesso motivo del collo

Produzione: ceramica etrusca meridionale, gruppo Sokra; ceramica apula nello stile di Gnathia

Stato di conservazione: collo ricomposto, con lacune; integra

Dimensioni: alt. cm 28,5 e cm 11,5

Datazione: prima metà IV sec. a.C.

Cfr: J. D. Beazley, Etruscan Vase-Painting , Oxford 1947;

 

Questa oinochoe, appartiene al Gruppo Sokra, chiamato così dalla firma Sokra(tes) inscritta dall’artigiano, verosimilmente un greco emigrato in Etruria, sotto il piede di una kylix proveniente da Faleri. Fra i caratteri distintivi del Gruppo spicca l’uso delle suddipinture in bianco latte che hanno fatto sì che questi vasi vengano anche chiamati “Gruppo del Fantasma”.