Oinochoe configurata a volto femminile
Materia e tecnica: argilla figulina nocciola con ingubbiatura bianca;
vernice rosa e nera, modellata a stampo con ritocchi a stecca.
Bocca trilobata pronunciata da due apicature, labbro estroflesso e orlo
modanato; alto collo a profilo concavo, distinto mediante un collarino a
rilievo, ansa a nastro costolata sormontante, impostata dallorlo alla
spalla e decorata nei due punti di attacco con maschere in rilievo. Il
corpo del vaso è elegantemente modellato a testa di giovane donna, con viso
ovale asimmetrico, grandi occhi amigdaloidi in rilievo, naso appuntito,
zigomi lievemente pronunciati, piccola bocca carnosa e mento tondo. I
capelli, dipinti in nero, sono avvolti in un sakkos e si aprono sulla
fronte in sottili ciocche ondulate con scriminatura centrale.
Il fondo del vaso è cavo a causa della particolare destinazione funeraria;
infatti il vino passava così dallinterno del vaso al terreno, costituendo
la libagione per il defunto.
Produzione: ceramica canosina
Stato di conservazione: ansa lacunosa
Dimensioni: alt. max. cm 35,5
Datazione: fine IV inizi III a.C.
Cfr.: Principi Imperatori e Vescovi. Duemila anni di storia a Canosa a cura
di R. Cassano; Venezia 1992, pp 310-326, nn 12-16
Lotto dichiarato di importante interesse archeologico particolarmente
importante ai sensi del D.Lgs 42/2004 con D.D.R. Lombardia del 28 marzo
2014