Dipinti Antichi e Dipinti del Secolo XIX

207

Galileo Chini

€ 2.000 / 3.000
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Galileo Chini

(Firenze 1873 - 1956)

LA FALCIATRICE

olio su compensato, cm 79x97

firmato in basso a destra

 

"La Grande Nemica - che il pittore ha dipinto agli inizi del secolo e nei frangenti della prima guerra mondiale, quale contraltare dei tanti doni della vita e di una visione ottimistica dell’esistenza – si impone alla sua mente in immagini sempre più spoglie ed emotive: mentre nelle invenzioni anti militariste della gioventù ha espresso un monito e un afflato umanitario molto diffusi- la condanna di ogni forma di barbarie e l’idea del riscatto -, nei dipinti degli ultimi anni immette un sentimento più tetro e disperato che ha suggerito a Benzi (1988) l’idea della ballata macabra. Nella visualizzazione di questi temi luttuosi - ha osservato Lucio Scardino (1991) - Chini si discosta dal concetto francescano della sorella morte come dal principio della cristiana rassegnazione, e sembra valorizzare tremori e paure senza tempo, fantasie negromantiche e superstizioni popolari. La morte armata di falce non esprime, ai suoi occhi, soltanto la follia e l’inutilità della guerra - come nell’opera di von Stuck, di La Touche e dello stesso Viani -, ma gli si pone come un evento atroce e ineluttabile, che la ragione da sola non riesce ad accettare." (in: P. Pacini, Gli ultimi anni: una tesa conclusione tra simbolismo ed espressionismo, catalogo mostra Galileo Chini dipinti, decorazione, ceramica, teatro, illustrazione, Galleria d’Arte Moderna, Roma giugno-settembre 2006, p. 59).