Reperti Archeologici

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Grande testa di sacerdote di Bel

€ 25.000 / 45.000
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Grande testa di sacerdote di Bel
Materia e tecnica: calcare bianco con inclusioni fossili scolpito e levigato
La scultura, di dimensioni superiori al vero, rappresenta il defunto probabilmente effigiato come banchettante sulla kline la testa infatti è ruotata sul collo a sinistra e inclinata; indossa il modius, tradizionale copricapo dei sacerdoti di Palmira, alto e spartito in tre settori da linee verticali; sulla fronte si intravede la fodera interna; una ricca ghirlanda di foglie di alloro e quercia sostiene al centro un clipeo con un busto maschile paludato. Il volto è fortemente caratterizzato con tre profonde increspature sulla fronte, sopracciglia accuratamente delineate, arcate orbitali nettamente chiaroscurate con palpebre in rilievo ed indicazione del dotto lacrimale; il naso largo e virile è solcato alla base da due rughe, la bocca presenta labbra carnose e socchiuse, il mento è lievemente pronunciato in avanti e gli zigomi ben rilevati, il collo è scolpito con indicazione della muscolatura, mentre le orecchie sono rese in maniera piuttosto sommaria; nella parte posteriore la testa non è lavorata
Produzione: Palmira
Stato di conservazione: integra con lievi scheggiature e naso ricomposto
Dimensioni: alt. cm 42
Datazione: II sec. d.C.
Cfr.: L. Nigro, I rilievi palmireni di Federico Zeri nei Musei Vaticani in Zenobia il sogno di una regina d’Oriente, Milano 2002, pp. 39-43, figg. 35, 37; Sculture dalle collezioni Santarelli e Zeri, a cura di A. De Marchi, Milano 2012; M.A.R. Colledge, The Art of Palmira, London 1976
 
La nostra testa trova un puntuale confronto con quella analoga lasciata in donazione da Federico Zeri ai Musei Vaticani n. inv. 56599, ma se ne distingue per un migliore stato di conservazione e una forza espressiva inusuale che ci restituisce la vivida immagine del suo possessore ancora oggi.
 
Per questo oggetto la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei ha avviato il provvedimento di vincolo ai sensi del D.lgs. 42/2004
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