Importante collezione di trentadue frammenti di ceramica attica
Materia e tecnica: argilla figulina rosata, vernice nera lucente,
suddipinture in bianco e paonazzo, dettagli resi a graffito
Ceramica attica a figure nere: un grande frammento pertinente probabilmente
ad un cratere di cui si conserva parte della baccellatura, lattacco
dellansa e le figure di due guerrieri volti a destra uno con elmo sciita,
laltro con elmo corinzio con alto pennacchio e iscrizioni sinistrorse fra
le figure; due frammenti pertinenti a due differenti lip-cups del Gruppo
dei Piccoli Maestri, uno con due danzatori e tracce della palmetta che era
allattacco con lansa, laltro con un guerriero con scudo rotondo e spada e
corazza chitone corto in corsa verso destra; un frammento con testa
femminile volta a sinistra; un frammento con cavaliere a cavallo a destra;
ed un frammento con tracce di una figura non identificata.
Ceramica attica a figure rosse: si tratta perlopiù di frammenti pertinenti
a kylikes: kylix frammentaria in cinque pezzi con la raffigurazione al
centro di giovane atleta in corsa a destra; un fondo di kylix raffigurante
una figura maschile barbata e panneggiata volta a sinistra; fondo di kylix
con satiro anziano barbato e calvo; un altro fondo di kylix con tracce di
un atleta e liscrizione kalos; negli altri frammenti sono raffigurate scene
di palestra, di combattimento, o una serie di volti che costituiscono una
vera e propria galleria di teste
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Produzione: ceramica attica a figure nere e figure rosse, riconoscibili
frammenti del Gruppo dei Piccoli Maestri, Gruppo di Leagros, Gruppo dei
Pionieri, Gruppo di Polignoto Phintias, Kleophrades, Onesimos, pittore di
Evergides, di Epiktetos, di Brigos, di Makron, di Eretria e di Codros
Dimensioni: alt. da cm 17 a cm 2
Datazione: 550-430 a.C.
La piccola collezione si presenta molto omogenea nel suo complesso, è
evidente infatti una coerenza nella scelta della forma vascolare e
delliconografia: si tratta perlopiù di kylikes con teste di atleti, figure
maschili, femminili e satiri di produzione attica. Giàdalla fine
dellOttocento i frammenti di ceramica attica venivano acquistati e venduti
in grande quantitàperché considerati essi stessi piccole opere darte;
proprio in quellepoca cominciano a formarsi collezioni composte
esclusivamente da frammenti non solo in Italia ma anche allestero. Prima la
pubblicazione nel 1848 di Cities and Cemeteries of Etruria di George Dennis
e successivamente nel 1932 quella di Sketches of Etruscan Places and Other
Italian Essays di D.H. Lawrence contribuirono moltissimo allo sviluppo del
gusto collezionistico di questi reperti
Lotto dichiarato di eccezionale interesse archeologico sensi del D.Lgs
42/2004, con D.D.R. 10/02/2012 n.793/2012