Mattia Preti
(Taverna 1613-La Valletta 1699)
IL BUON SAMARITANO
olio su tela, cm 119x165,5
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Provenienza: già collezione Briganti, Roma
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Il dipinto è corredato da parere scritto di Ferdinando Bologna, Roma 16 ottobre 1966.
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“Il ‘Buon Samaritano’ qui a tergo riprodotto è un forte esemplare autografo del pittore Mattia Preti (Taverna, 1613-Malta, 1699). Le caratteristiche di stile affatto inconfondibili che l’opera dimostra rendono in tutto superfluo qualsiasi richiamo ad opere particolari, giacchè risulta perentorio il riscontro con qualsiasi delle molte che il Preti dipinse durante la sua lunga carriera. La somiglianza più stretta è con le opere che il maestro dipinse dopo il 1660, e cioè durante i trentanove anni trascorsi alla Valletta di Malta. Questa circostanza rende estremamente probabile che il dipinto appartenga appunto all’epoca maltese del Preti, e più particolareggiatamente agli ultimi quindici anni della sua attività â€.
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Attribuzione confermata con parere scritto di Stefano Causa, febbraio 2013
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Il dipinto è un importante autografo maturo del pittore calabrese, in una fase di ripensamento dei grandi testi guercineschi del secondo quarto del secolo. Una data da stabilire nei primi anni 1680 giustifica il punto di vista ribassato; anche la tavolozza scura e l’accentuazione sentimentale e patetica in cui è calato il tema sono elementi comuni ad altri capolavori pretiani coevi. Si pensi al Cristo tra i discepoli della Bob Jones University, che proviene dalla collezione di Julius Weitzner ed ha misure analoghe al nostro (cfr. A Taste for Angels. Neapolitan Painting in North America 1650-1750, catalogo della mostra, Yale University Gallery 1987, pp.107-109, n. 6).
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