Bartolomeo Castelli il Giovane detto Spadino
(Roma 1696-1738)
NATURA MORTA CON GRAPPOLI D’UVA ED ALTRI FRUTTI
olio su carta riportata su tela, cm 28x37,5
Attribuzione confermata su visione diretta da Alberto Cottino, cui si deve la nota critica qui pubblicata
“Il tipo di composizione sembra in parte recuperare i ben noti modelli proposti a partire dalla metà del secolo da Michele Pace detto Michelangelo da Campidoglio (1625-1669). La stesura pittorica, tuttavia, tradisce un’esecuzione più tarda rispetto al pieno barocco di Michele: i colori si schiariscono, il naturalismo si ammorbidisce, le ombre appaiono meno vigorose, più tenui, tutta la stesura pittorica è più delicata, più consona cioè ad un’opera appartenente ormai ai primi decenni del Settecento.
I confronti con alcune opere certe di Bartolomeo Castelli il giovane (ad esempio le due piccole tele di collezione privata illustrate in G. U Bocchi, Pittori di natura morta a Roma. Artisti italiani 1630-1750, Viadana 2005, p. 646, figg. BSJ 32-33 convincono circa l’identità di mano”.