Martino di Bartolomeo di Biagio
(attivo a Siena dal 1389- Siena post 1434)
MADONNA CON BAMBINO
tempera su tavola fondo oro, cm 64x48,5
Provenienza:
già collezione Di Segni, New York (segnalato nel 1957);
collezione privata, Lombardia
Classificazione all’interno dell’archivio Zeri: n.scheda 7404; n.busta 0087; Intestazione busta: Pittura italiana sec. XIV. Siena. Giovanni di Pietro, Martino di Bartolomeo, Gregorio di Cecco, Gualtieri di Giovanni, n.fascicolo: 3; Intestazione fascicolo: Martino di Bartolomeo; Giovanni di Pietro da Napoli: dipinti 1, inv. 22979 al verso: nota autografa di F. Zeri a matita in basso a destra: “già New York, poi Roma (1956)/ L. Di Segni/ Martino di Bartolomeo”
Corredato da attestato di libera circolazione
Il riferimento dell’opera a Martino di Bartolomeo di Biagio si deve a Federico Zeri, espresso in un suo parere scritto datato 25 marzo 1996 che riportiamo qui di seguito.
Attribuzione confermata tramite visione diretta da Mina Gregori.
“Gentile Signor
conosco da molti anni il dipinto sul quale Lei mi chiede un parere: l’ho studiato a New York nel 1957, quando si trovava nella Collezione di Mr. Leopoldo Di Segni. Alludo alla tempera e ora su tavola, di centimetri 64x48,5, raffigurante la Vergine a mezza figura, seduta su un trono marmoreo con intarsi policromi, e con il Bambino in piedi sul ginocchio sinistro. Egli è in atto di benedire con la destra, mentre con l’altra mano regge un cartiglio con una scritta in caratteri gotici molto guasta, il cui inizio è lo stesso che si legge in un altro dipinto del medesimo soggetto, e dello stesso artista, oggi nel Museo del Vassar College a Poughkeepsie, nello Stato di New York ‘O anime benedette sempreÂ…’, mentre la seconda riga è troppo frammentaria per poter essere decifrata.
La tavola in esame, che dovette costituire la parte centrale di un polittico a più elementi (e che conserva gli ornati in pastiglia dorata negli sguinci dell’ogiva) è in buono stato di conservazione, ottimo nelle parti a tempera. Essa è opera, assolutamente certa del pittore senese Martino di Bartolomeo, citato dai documenti già operoso nel 1389, e morto nel 1434 o 1435.
Egli lavorò per Pisa, tra il 1402 e il 1405, per tornare poi nella sua città natale, dove eseguì numerosi lavori per le Chiese, incluso il Duomo. Il suo stile, assai individuale, riflette l’arte di Taddeo di Bartolo, di Andrea Vanni e di altri pittori senesi del Trecento avanzato.
Quanto alla datazione della tavola qui esaminata, penso che sia da situarsi nello stesso momento della già citata ‘Madonna col Bambino’ nel Vassar College, cioè dopo il ritorno a Siena di martino di Bartolomeo, verso il 1405-1410. Nel Museo di Arte Sacra di Asciano (Siena9 esiste una ‘Annunciazione’ di Martino di Bartolomeo, assai simile per stile e per ornati a questa tavola.
In fede, Federico Zeri”.