Arte Orientale e Reperti Archeologici

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Busto muliebre

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Busto muliebre Materia e tecnica: marmo bianco italico a grana fine, scolpito e levigato Busto femminile panneggiato con tunica e mantello soprastante; la testa leggermente volta verso destra, presenta fronte bassa e zigomi alti, mento dal profilo pieno e bocca carnosa; gli occhi, incorniciati dalla linea delle sopracciglia hanno palpebre in rilievo e indicazione delliride mediante un forellino. Lacconciatura è del tipo Severiano, cosiddetto a melone, con trecce pettinate a linee parallele e scompartite al centro della fronte che si riuniscono in uno chignon sulla nuca; le orecchie sono nascoste dalla capigliatura. Produzione: romana Stato di conservazione: priva del naso, superficie abrasa e localmente scheggiata Dimensioni: alt. cm 36 Datazione: fine II d.C.- inizi III d.C. Lacconciatura a melone ha la sua origine in Grecia e Magna Grecia in età ellenistica e conosce un nuovo periodo di favore presso le matrone romane in età Severiana quando viene ripresa con alcune varianti da Giulia Domna la seconda moglie di Settimio Severo Il busto faceva parte di una piccola collezione privata formata in massima parte da urnette cinerarie etrusche di età ellenistica e da una parte della Fonte diPiazza di Perugia di Arnolfo di Cambio, raffigurante lo scriba, materiale acquistato dalla Soprintendenza dellUmbria. I materiali provenivano dalla Villa di Compresso, già degli Eugeni, poi passata ai Nerli. Cfr. per la storia della collezione A.E. Feruglio, La fortuna di Arna: materiali archeologici dalle collezioni Eugeni e Bellocci, in Bollettino della Deputazione di Storia Patria per lUmbria, XCVIII, 2001, pp. 225-243. Dichiarata di eccezionale interesse archeologico con D.D.R. 22.11.2011