Arte Orientale e Reperti Archeologici

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Grande cratere

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Grande cratere a volute apulo a figure rosse Materia e tecnica: argilla figulina camoscio, vernice nera lucente, coloritura arancio, suddipinture in bianco e giallo, modellato a tornio veloce e a matrice Orlo a tesa, con labbro ripiegato e concavo, distinto dal collo mediante una risega, collo cilindrico a profilo concavo, distinto dalla spalle da un anello plastico, spalla appiattita, corpo ovoide, alte anse a volute con margini rilevati impostate su una staffa verticale; volute racchiudenti due teste femminili frontali in parte suddipinte in bianco; ai lati delle anse teste plastiche di cigno; piede campanulato da echino e scanalato al taglio Decorazione accessoria: interno della bocca verniciato, sul labbro motivo a raggiera, sotto al labbro foglie di edera cuoriformi con infiorescenze; sul collo ramo di ulivo orizzontale; sulla spalla linguette, al di sotto delle scene figurate meandro sinistrorso interrotto da motivo a scacchiera; sotto alle anse due palmette sovrapposte aperte a ventaglio fra girali e volute Decorazione: lato A) sul collo un guerriero proteso verso destra, con elmo crestato in atto di coprirsi con un grande scudo circolare ed impugnare la lancia con la sinistra in lotta con un serpente maculato che si avvolge intorno ad un tronco secco. La scena raffigura, forse, Cadmo in lotta col serpente. Sul ventre si svolge una scena particolarmente complessa raffigurata allinterno di una sorta di grotta; al centro si trova un personaggio maschile barbato vestito allorientale con scarpe e pantaloni inginocchiato verso destra che viene afferrato da un guerriero nudo con la clamide annodata intorno al collo ed armato di una corta spada nella mano destra. Il giovane sembra in atto di uccidere luomo inginocchiato e rivolge lo sguardo ad un altro giovane che sembra appoggiarsi alla roccia per assistere alla scena. Sulla destra un altro giovane uomo nudo con la clamide che gli svolazza dietro le spalle e tiene con entrambe le mani una lunga lancia, rivolgendosi ad una donna con i capelli corti scompigliati in fuga verso sinistra. Dalla parete della grotta pende una pelle di pantera. La scena raffigura probabilmente il supplizio di Dirce: allinterno di una grotta Anione e Zeto stanno per uccidere Lico, marito di Dirce, assiste alla scena la loro madre Antiope nipote di Lico, che era stata trattata come una prigioniera da Dirce; la corta chioma della donna potrebbe costituire lallusione allo stato di sudditanza che verrà riscattata dai due figli mediante luccisione di Lico, prima e di Dirce, poi. Nella figura che dallesterno della grotta osserva il supplizio va identificato Ermes che interviene come deus ex machina, infatti la scena raffigurata sembra essere tratta dallAntiope di Euripide ambientata nella grotta di Eleuthera in Attica Lato B) sul collo una Nereide seduta sulla schiena di un grande ippocampo con la testa rivolta verso destra. Sul ventre si trova un piccolo tempietto ionico con timpano decorato da antefisse e acroteri; al suo interno si trova Persefone stante e rivolta a sinistra, che tiene con ambedue le mani una rande fiaccola a croce; alla sua sinistra è raffigurato Ade seduto su un klismos, che regge nella mano sinistra un lungo scettro oggi quasi completamente evanide. Il dio raffigurato rivolto verso la consorte, a torso nudo con la clamide panneggiata sulle gambe, ai lati del tempietto due figure maschili, a sinistra appoggiato ad un tronco un uomo barbato appoggiato ad un tronco. Dalla parte opposta un giovane che sembra quasi uscire dallinfiorescenza, vestito con una lunga tunica plissettata con collana e armille. La scena raffigura il mondo infero con i suoi sovrani Produzione: ceramica apula a figure rosse, vicino al pittore di Dirce Stato di conservazione: integralmente ricomposto da frammenti con piccole integrazioni Dimensioni: alt. cm 63, diam. bocca cm 27,5 Datazione: seconda metà IV sec. a.C. Cfr.: A. D.Trendall, Red-figured Vases of South Italy and StateSicily, placeCityLondon 1989, pp. 54, fig. 61