Athena Giustiniani Materia e tecnica: marmo bianco a grana fine, scolpito e lavorato a trapano La statua raffigura la dea con lelmo corinzio e la corazza adorna dellegida, il braccio destro sollevato a reggere la lancia alla cui base si trova il serpente Erittonio; il braccio sinistro è invece piegato al gomito verso il petto a sostenere lhimation drappeggiato sulla spalla sinistra. La dea indossa sotto lhimation un lungo chitone a fittissime pieghe che ricade fino a terra e dal quale fuoriescono i piedi calzati da sandali. La divinità insiste col peso sulla gamba sinistra mentre la destra è flessa e leggermente arretrata; lelmo corinzio è riccamente decorato nella parte anteriore da una testa di ariete con le corna ritorte ed il pelame a piccole ciocche e legida è appoggiata obliquamente sul petto ed è caratterizzata dalle peculiari estremità a serpentelli guizzanti. LAthena Giustiniani è una copia di epoca romana in marmo pario, probabilmente di epoca antonina (II sec. d. C.), di un originale greco della fine del V secolo a. C. e fu rinvenuta agli inizi del XVII secolo sullEsquilino fra i ruderi delledificio che proprio da questo ritrovamento prese il nome di Tempio di Minerva Medica. Entrò subito far parte della collezione di Vincenzo Giustiniani e fu pubblicata nel 1631 nella raccolta di incisioni conosciute come Galleria Giustiniana. La statua sfuggì alle spoliazioni di Napoleone, quando tutto il resto della Collezione fu portata a Parigi nel 1807 ed in seguito nel 1815 fu acquistata da Federico Guglielmo di Prussia e trasferito a Berlino; infatti lAthena era stata acquistata nel 1805 da Luciano Bonaparte che laveva collocata nellatrio di Palazzo Nunez, sua residenza romana. Nel 1817 fu venduta a Pio VII che stava allestendo il Braccio Nuovo dei Musei Vaticani, dove fu esposta dal 1822 e dove si trova tuttora. Stato di conservazione: priva della mano destra, un restauro antico sul braccio sinistro e sul naso, sommità dellelmo lacunosa. Dimensioni: alt. cm 134 Datazione: inizi XIX sec. d.C.