CORNICE, BOLOGNA, METÀ SECOLO XVII
battuta a gole e gole rovesce, volute di foglie d’acanto stilizzate a giorno, avvolgono la sagoma con motivi orizzontali e verticali. I due centri, superiore inferiore, sono segnati da un profilo tondo da cui fuoriescono volute fogliacee. Doratura a guazzo in oro zecchino con preparazione a bolo rosso. Luce cm 21,5x15,5; ingombro cm 48x37
Bibliografia
Catalogo 7, n. 54
L’elaborata quanto esuberante cornice testimonia il gusto fastoso delle committenze bolognesi tra sei e settecento. Riallacciandosi ai modelli del Barocco romano, l’ornato viene reinterpretato nel lessico emiliano, dove la foglia d’acanto diventa protagonista assoluta. L’elegante e virtuoso intaglio a giorno trova riscontro nelle grandi cornici da specchio che ornavano i ricchi palazzi bolognesi.