CORNICE, ROMAGNA, FINE SECOLO XVII
battuta a foglie stilizzate e sottofoglie rivolte verso l’interno, profilo rilevato con campanule, centrate da un nastro stilizzato, fusarole separate da tre perle, fascia leggermente digradante dipinta a finta tartaruga, cordone ritorto, foglie e sottofoglie stilizzate scendono a muro. Doratura a guazzo in oro zecchino con preparazione a bolo rosso. Luce cm 63,8x52; ingombro cm 88,8x77
Bibliografia
Catalogo 8, n. 43
La cornice in esame si presenta come tipicamente emiliana: il motivo delle campanule, unitamente al cordone ritorto e alle foglie stilizzate, costituiscono una rappresentazione canonica. Anche se la fascia leggermente concava e digradante, decorata a finta tartaruga, tradisce un’influenza assai evidente del linguaggio marchigiano.
L’alternanza cromatica derivata dalla contrapposizione dell’oro, unito al sapiente uso della lacca, rende l’esemplare estremamente raffinato. L’elegante pittura mette in rilievo il ricco motivo scolpito, in perfetto equilibrio nel gioco dei rimandi tra la battuta, l’intervallo dipinto e i profili esterni, amplificando soprattutto la fascia laccata.
Proprio alla luce di ciò la collocazione geografica di questa cornice potrebbe essere in una zona di confine come la Romagna, che risente l’influenza culturale di Bologna e insieme delle Marche.