De Vecchi, Giovanni
(Sansepolcro (?) 1536 ca. – Roma 1614)
LA DEPOSIZIONE NEL SEPOLCRO
Penna e inchiostro bruno e acquerello rosso, quadrettato a matita
nera e riquadrato a inchiostro bruno, su carta vergellata con
filigrana “Stella a sei punte entro un cerchio singolo sormontato da
croce” (cfr. Woodward, 148). mm 200x147.
Julien Stock e Philip Pouncey furono i primi ad attribuire questo
raro e illustre foglio a Giovanni De Vecchi e lo stesso Pouncey ad
individuarlo come preparatorio per la pala d’altare della Cappella
Tani nella Chiesa di Santa Prassede a Roma, oggi collocato nella
sagrestia. Nonostante la presenza della quadrettatura, prologo
alla trasposizione pittorica, il disegno offre un registro compositivo
molto diverso dall’opera finale; mentre il corpo di Cristo quasi
stirato verso il secondo piano e la figura della Maddalena ai suoi
piedi trovano un preciso riferimento nella pittura, molto diversa
è la regia dei numerosi personaggi che sorreggono il corpo o
assistono coralmente all’evento, tanto da configurare il disegno
come una prima idea. Altri studi per la stessa pala sono conservati
presso la Biblioteca Nacional di Madrid (inv. 7639) e alla Escola
Superior de Belas-Artes di Oporto (Inv.6).
Bibliografia:
N. Turner, The study of italian drawings. The contribution of Philip Pouncey,
Londra 1994, n.130.
N. Knorn-Ezernieks, Giovanni dè Vecchi. Seine stellung in der römischen
malerei um 1600, Hildesheim/Zurigo/New York 2013, n.63.
Esposizioni:
Italian Sixteenth Century Drawings from British Private Collections, Scottish
Art Council, Edimburgo 1969, n.90.
Provenienza:
Re Filippo V di Spagna
Philip Pouncey, Londra
Marco Chiarini, Firenze