Importanti Maioliche Rinascimentali

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BOCCALE

€ 20.000 / 30.000
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BOCCALE

AREA FIORENTINA, BACCHERETO (?), SECONDO QUARTO SECOLO XV

Maiolica, corpo ceramico color beige rosato chiaro, smalto color bianco-grigio, di buona consistenza, opaco e steso in uno strato spesso, la smaltatura non si estende all’interno del contenitore e lascia scoperta la base. Il decoro a “zaffera” è dipinto con ossido di cobalto e piombo e di bruno di manganese.

Alt. cm 21, diam. bocca cm 12, diam. piede cm 11,8.

Sotto l’ansa marca di bottega.

 

Provenienza

Collezione Strozzi Sacrati, Firenze (Pandolfini, 18-21 aprile 1989 lotto 697);

Collezione privata, Firenze

 

Bibliografia

G. Cora, Storia della maiolica di Firenze e del contado. Secoli XIV e XV, Firenze 1973, tav. 181c;

M. Marini, Passione e Collezione. Maioliche e ceramiche toscane dal XIV al XVIII secolo, catalogo della mostra, Firenze 2014, pp. 72-73 n. 32

 

Il boccale ha bocca trilobata, breve collo inserito su corpo globulare ribassato con piede a disco. Un’ansa a doppio bastoncello scende dal collo fino al punto di massima espansione del corpo.

La decorazione in azzurro prevede un medaglione centrale racchiuso in una cornice a “comparto gotico” che comprende uno stemma a mandorla con giglio araldico fiorentino. Intorno si sviluppa un ornato a motivi fogliati entro riserve circolari circondate da puntinature e motivi orientali a riempimento delle campiture vuote. Una fascia con motivo a serpentine porta verso l’ansa, decorata da un ornato a spina di pesce che copre una metopa lasciata vuota.

La marca di bottega collocata sotto l’ansa non è riconoscibile tra quelle censite da Galeazzo Cora e da Fausto Berti nei loro approfonditi studi sulla materia.

Marino Marini, che nel 2014 ha pubblicato l'orciolo, ricorda che la cornice gotica compare sulle maioliche fiorentine nel corso del XV secolo e che è frequente su manufatti provenienti da scavi a Montelupo. La forma della cornice è inoltre peculiare delle formelle bronzee delle porte del Battistero a Firenze, e quindi databile tra il 1336 e il 1424 (1).

L’esemplare ha un confronto stringente in un boccale proveniente da un pozzo dello Spedale degli Innocenti (2), con la stessa impostazione decorativa e una marca assai prossima. La cornice così dipinta è presente poi in numerosi esemplari con decori Italo-moreschi conservati in collezioni pubbliche e private, ricordati da Marini nella già citata scheda di catalogo della mostra nella quale fu esposto il boccale.

Molti i frammenti rinvenuti attorno a Firenze pubblicati da Galeazzo Cora (3), e numerose le testimonianze provenienti da Montelupo (4), Bacchereto (5), Vaiano (6), ma anche gli esemplari con decoro a foglia triangolare custoditi in collezioni pubbliche e private, ricordati da Marino Marini, ai quali vogliamo aggiungere i due albarelli passati in asta da Pandolfini lo scorso anno (7), che esibivano un analogo decoro con foglia, in uno delineata in modo più corrivo.

 

 1 MARINI 2014, p. 72. La prima porta ad opera di Andrea Pisano fu realizzata già nel 1336 e l’ultima opera di Lorenzo Ghiberti fu terminata nel 1424;

 2 BELLOSI 1977, p. 260 n. 217 (tav. 254);

 3 CORA 1973, tav. 129b, 147c, 148c, 182a, 192a, 196c, 202c, 203b;

 4 BERTI 1993-2003, I (1997), p. 185 fig. 54;

 5 BACCHERETO 1992, p. 64 n. 128; p. 66 n. 137;

 6 RONCAGLIA 2005, pp.197-198 nn. 23, 26;

 7 PANDOLFINI 2015, pp. 54-63 nn. 10-11 (entrambi gli esemplari erano già noti per il loro passaggio in asta presso Sotheby’s nel 1973).