capolavori da collezioni italiane

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Manifattura imperiale delle pietre dure

€ 20.000 / 30.000
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Manifattura imperiale delle pietre dure
COPPIA DI VASI DECORATIVI, RUSSIA, PRIMO QUARTO SECOLO XIX

lastronati in malachite montati in bronzo dorato; la coppa, di forma rotonda e sagomata, è unita ad un piede tornito che poggia su di una base a plinto; le varie parti sono legate e abbellite da una montatura in bronzo finemente cesellato e dorato; alt. cm 53,5, diam. cm 41, base cm 25x25

 

Provenienza

Collezione Bittheuser, Germania

Collezione privata

 

Gli oggetti in malachite caratterizzano il ricco e raffinato gusto d’inizio XIX secolo in Russia. I maestri-artigiani lavoravano questo materiale con la tecnica del “mosaico russo”, la tagliavano cioè in piccole placche che poi univano insieme e lucidavano, creando l’illusione che l’oggetto provenisse da un unico blocco, grazie anche al fine gioco di linee ottenuto dalle venature della pietra. Spesso questi manufatti venivano abbelliti con ricche montature in bronzo dorato, creando dei fantastici effetti di luci e contrasti.

Fondata nel 1725 nei pressi della residenza estiva di Peterhof, grazie al crescente sfruttamento dei giacimenti di pietra impiegata per realizzare tanto gli splendidi palazzi quanto le chiese, la Manifattura imperiale delle pietre dure raggiunge nel secolo XIX il suo momento di massimo splendore, al punto che le opere vengono presentate anche alle Esposizioni russe e internazionali, riscuotendo un grande successo di pubblico.

Affiancata dai nuovi laboratori di Ekaterinburg e Kolivan, fondati nella zona degli Urali e dei Monti Altaj per lavorare le pietre in una zona più vicina ai giacimenti, la Manifattura di Peterhof realizza nel corso dell’Ottocento molteplici opere, in gran parte destinate alla corte imperiale e più raramente commissionati per privati.

All’interno di questa prestigiosa produzione, la malachite diventa uno dei materiali preferiti dagli Zar, che la fanno conoscere all’estero, portandola spesso come dono di nozze o di rappresentanza ai regnanti di tutta Europa (fig. 1), e in particolare in Germania. Proprio dalla Germania provengono le due coppe proposte in asta, essendo appartenute a Matteo Bittheuser, che a Firenze fu Consigliere Intimo del Granduca Leopoldo II.

Altro esempio di prezioso dono proveniente da regnanti russi è la grande coppa regalata dallo Zar di Russia a Vittorio Emanuele II e che si trova oggi a Palazzo Reale di Torino, oltre agli oggetti che possiamo ammirare al Salone della malachite del Grand Trianon a Versailles (fig. 2) o sparsi nei principali musei del mondo.

 

Bibliografia di confronto

D. Ledoux-Lebard, Le Grand Trianon, Meubles et objets d’art, Paris 1975, pp. 107 e 112;

V.B. Semyonov, Malachite, Sverdlovsk 1987;

A. Gaydamark, Empire Russe, Moscou-Paris 2000, p. 85;

N. Mavrodina, The Art of Russian Stone Carvers 18th-19th Centuries, St. Petersburg 2007;

E. Kalnitskaya (a cura di), Meraviglie degli Zar. I Romanov e il Palazzo Imperiale di Peterhof, catalogo della mostra Reggia di Venaria Reale, Sale delle Arti 16 Luglio 2016 - 29 Gennaio 2017, Torino 2016, pp. 75-77 e fig. 4.