Giovanni Fattori
(Livorno 1825 - 1908)
SCORCIO DI CAMPAGNA
olio su tavoletta, cm 19x32
firmato in basso a destra
retro: studio di viale alberato, iscrizione "Ambedue i dipinti sono di G. Fattori. Bella pittura. P. Nomellini"
Provenienza
Collezione privata
L'opera è accompagnata da attestato di archiviazione n. 414172 rilasciato dall'Istituto Matteucci l'8 agosto 2013.
"Spesso in certi afosi pomeriggi si andava a trovar Fattori. Era felice d'avere all'intorno questi ragazzacci livornesi che avevano la febbre della pittura addosso e che poppavano il latte suo dell'arte. Discorreva e dipingeva, ma noi col fiato sospeso si era tutt'occhi a vedere cosa nascesse da quel pennellino che, dopo aver tracciato dei fini contorni di terra di Siena bruciata, e dopo essere stato sciacquato nello scodellino dell'acqua ragia, impastando delicatissimi toni, faceva nascere su quella tavoletta, di scatola da sigari, un barcone, una chiatta con la gru, una vela. Si guardava: sul vero erano povere e semplici cose, in ambiente brullo, con un fondo non bello, insignificante. Ma che meraviglie venivano fuori su quelle tavolette che dopo la morte del maestro sono state chiamate 'preziose' dai critici, amatori, mercanti d’arte!".
Così ricordava Llewelyn Lloyd, allievo di Giovanni Fattori, in uno dei suoi scritti.
(F. Donzelli, L'Ottocento italiano nel piccolo formato, Firenze 2001, p. 30)