UN SECOLO TRA COLLEZIONISMO E MERCATO ANTIQUARIO A FIRENZE

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Bronzista veneziano, fine sec. XVII

€ 5.000 / 7.000
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Bronzista veneziano, fine sec. XVII

CRISTO RISORTO

bronzo, cm 59x32x14

 

Già attribuito al veneziano Antonio Gai (1686-1769), questo bronzo sembra rimandare a una stagione più antica della scultura lagunare, a un momento cioè in cui si avverte ancora distintamente la lezione del grande scultore fiammingo Giusto Le Court (1627-1679). È soprattutto il vivace dinamismo dei panneggi segnati da continui affondi, scavati dolcemente in forme tondeggianti, a richiamare i modelli pienamente barocchi del grande fiammingo. Tutti i maggiori scultori attivi nella Venezia di fine Seicento (da Enrico Merengo a Giovanni Bonazza, da Michele Ongaro a Francesco Cabianca) furono segnati dal suo insegnamento, e proprio ad uno di loro andrà probabilmente assegnato questo Cristo, la cui esecuzione sembra cadere ancora dentro il Seicento. La produzione di opere in bronzo nella Venezia di questo momento è assai poco conosciuta, ma vale comunque la pena ricordare come Tommaso Temanza accenni a un impegno di Francesco Cabianca nella lavorazione del bronzo: in occasione della visita di Federico IV di Danimarca a Venezia nel 1708, la Serenissima decise infatti di donare al sovrano due cannoni di bronzo e “furono questi cannoni tutti lavorati d’intaglio di mano di esso Cabianca con molta squisitezza” (Temanza, 1738-1774, ed. 1963, p. 46).

 

A.B.