Scultore napoletano della seconda metà del sec. XVIII
PASTORE
terracotta policroma, cm 29x16x10
Questa figura di pastore è riconducibile alla vasta produzione presepiale napoletana del Sei-Settecento, e più precisamente sembra accostabile alla maniera di Francesco Celebrano (per una rassegna della produzione di Celebrano, attivo anche come pittore e scultore in marmo, cfr. E. Catello, Francesco Celebrano e l’arte nel presepe napoletano del ‘700, Napoli 1969). Nel contesto degli studi di carattere che affollano i presepi napoletani del XVIII secolo, il pastore qui in oggetto si caratterizza per l’eleganza della postura, in uno studiato contrapposto di gambe e braccia, che può evocare quanto realizzato dal Celebrano nella veste di modellatore per la Real Fabbrica di porcellana di Napoli (si pensi alla Clio, di collezione privata, che è stata datata tra il 1770 e il 1780, cfr. G. Donatone, Francesco Celebrano scultore ceramico nella Real Fabbrica di Napoli, in “Centro Studi per la storia della ceramica meridionale – Quaderno”, 1996, pp. 37-47). Se in molti casi, peraltro, i pastori dei presepi partenopei, rivestiti di stoffe, avevano solo le teste (o ancora mani e piedi) modellati in terracotta (E. Catello, Anatomia del pastore, in “Napoli nobilissima”, XIX, 1980, pp. 127-130), la statuetta qui in oggetto è completamente diversa, ed è accostabile anche ai “molti pastori tutti un pezzo, in terracotta, che in arte si dicono modellati”, eseguiti in gran numero, secondo A. Perrone (1896), da Angelo Viva, seguace diretto di Giuseppe Sanmartino (E. Catello, Sanmartino, Napoli 1988, pp. 121-123)
A.B.