ERASMUS, Desiderius. De duplici copia verborum ac rerum,
commentarii duo Des. Erasmo Rotterdamo autore. Lugduni,
apud Antonium Gryphium, 1570.
In 8vo (153 x 100 mm). 319 [9] pp., ultima bianca. Marca tipografica
al frontespizio. Testo in corsivo. Nome di Erasmo censurato al
frontespizio e altrove, qualche forellino ai margini, qualche fascicolo
ingiallito. Pieno marocchino testa di moro decorato a secco e in
oro, con al centro medaglione di Apollo e Pegaso, tagli spruzzati,
minimi difetti.
Raro esemplare di falso ottocentesco di una legatura
“Canevari” con il celebre medaglione di Apollo e Pegaso, qui in orizzontale,
tipico di un numero di legature rinascimentali che, inizialmente,
si credettero realizzate per Demetrio Canevari (1559-1625),
medico di papa Urbano VII, mentre il vero committente è stato poi
identificato con Giovanni Battista Grimaldi (ca. 1524-1612), ricco
banchiere genovese. Rarissime e ricercate, le legature Canevari
furono imitate alla fine dell’Ottocento dall’artigiano bolognese Vittorio
Villa e immesse sul mercato da un antiquario milanese. Per
quanto ben contraffatti, questi falsi si distinguono dagli originali per
una serie di motivi, tra cui il fatto che le ruote del carro hanno solo
quattro raggi (invece di sei), e le nuvole sono impresse a secco (e
non dipinte), come nell’esemplare qui presentato.