(Mantova – Gonzaga) SPAGNOLI-MANTOVANO, Battista. Ad
mortalium oblectationem auctoris effigiem huic divino operi: Stephanus
Basignanas Gorgonius: carmelita: theologus: ponendam
curauit. (Impressum. in florentissima Lugdunensi ciuitate, Solertia
Stephani de Basignana […] in officina Bernardi Lescuyer,
1516).
In 8vo in 6 parti (152 x 98 mm). [128] [16] [56] [76] [104] [84] carte.
Segnatura: a-q8; a-b8; a-g8; Aa-Ii8 Kk4; aa-cc8 A-K8; AA-KK8 LL4. Frontespizio
in rosso e nero con ritratto dell’Autore entro tondo e con
elenco delle opere contenute al verso. Ogni parte ha un proprio
frontespizio. Stemma del cardinale Sigismondo Gonzaga e marca
tipografica più volte ripetuta. Piena pergamena rigida coeva con
titolo manoscritto al dorso. Ex libris di primo Novecento. Foro ad
un frontespizio e minime tracce del tempo.
SI AGGIUNGE:
SPAGNOLI-MANTOVANO, Battista. Bucolica seu Adolescentia
Baptistæ Mantuani, in X Eclogas divisa. Lugduni, apud Theobaldum
Paganum, 1544.
In 8vo (153 x 105 mm). 78 [2] pp. Marca tipografica al frontespizio,
iniziali e fregi xilografici. Frontespizio fiorito, restauri al margine interno
e altre tracce del tempo. Pergamena moderna.
Rara e varia selezione delle opere di Battista Spagnoli,
noto anche come Il Mantovano o Battista Mantovano (1448-1516),
poeta e religioso carmelitano. Autore tra i più prolifici del secolo (la
sua sterminata produzione poetica supera i 50.000 versi), godette
di notevole fama per le sue dieci ecloghe latine – un vero e proprio
classico del Rinascimento italiano, letto da Lutero e da Erasmo, che
definì lo Spagnoli un “Virgilio cristiano”. Fu amico, tra l’altro, di Pico
della Mirandola e di Andrea Mantegna. Shakespeare lo cita in Love’s
Labour Lost.
(2 volumi)