Dipinti e sculture antiche

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€ 15.000 / 20.000
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Girolamo Siciolante da Sermoneta

(Sermoneta 1521 - Roma 1575)

MADONNA CON BAMBINO E SAN GIOVANNINO

olio su tavola, cm 43,5x31,2

 

Raro esemplare destinato alla devozione privata, l’inedito dipinto qui offerto è attribuibile a Girolamo Siciolante – attivo come si sa come pittore di affreschi e di pale d’altare per le chiese di Roma e dello Stato pontificio – in virtù dell’evidente confronto con un disegno preparatorio estremamente raffinato e del tutto finito conservato nelle collezioni reali inglesi a Windsor (n. 5960; matita nera, pennello e inchiostro bruno, con rialzi di biacca su carta azzurra, mm 226x152).

Si tratta di uno studio per il gruppo della Vergine col Bambino (ne è escluso il San Giovannino, ma il gesto della Madonna suggerisce un’ulteriore presenza a sinistra nella composizione) virtualmente sovrapponibile alle figure corrispondenti nel nostro dipinto anche per quanto riguarda le pieghe ombreggiate del manto della Vergine e la posizione del Bambino benedicente.

Pubblicato per la prima volta da John Hunter nel 1988 (The Drawings and Draughtmanship of Girolamo Siciolante da Sermoneta, in “Master Drawings” 1988, p. 28) e nuovamente nel 1996 (Girolamo Siciolante pittore da Sermoneta (1521-1575), Roma 1996, p. 282, D 25, fig. 85) il foglio di Windsor è ritenuto dallo studioso una prima idea per la composizione ulteriormente sviluppata, forse a qualche anno di distanza, in un disegno di insieme (già Londra, Phillips; Hunter 1996, fig. 84), a sua volta preparatorio per la pala già nella chiesa di San Bartolomeo in Ancona, capolavoro della tarda maturità di Siciolante, di cui reca la firma e la data del 1570.

Raffigurante la Vergine in trono accompagnata da angeli e santi, la pala citata (spostata nella chiesa dell’Assunta a Calcinate, Bergamo, a seguito delle soppressioni napoleoniche) ripropone uno schema già sperimentato da Siciolante nella pala in Sant' Eligio degli Orefici a Roma e in quella in San Martino a Bologna, che mostrano nella figura principale la persistenza del modello  di Giulio Romano nella pala in Santa Maria dell’Anima. Il nostro piccolo dipinto, pensato per la devozione domestica, richiama in qualche modo quell’illustre precedente nel clima profondamente mutato della Controriforma, delle cui istanze Girolamo Siciolante fu interprete fra i più autorevoli. Lo squarcio di paese oltre la finestra a sinistra trova infine riscontro nei paesaggi che fanno da sfondo alle scene vetero-testamentarie a piccole figure dipinte dall'artista sulla volta della prima cappella a sinistra nella chiesa di San Tommaso ai Cenci.