Dipinti e sculture antiche

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Giacomo del Pisano, attivo a Siena, sec. XV

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Giacomo del Pisano, attivo a Siena, sec. XV

MADONNA CON BAMBINO

olio su tavola a fondo oro, cm 69,5x40,5

 

Provenienza

Collezione Serristori, Firenze;

Sotheby’s, Asta Serristori, Firenze, maggio 1977, n. 50

 

Bibliografia di riferimento

R. van Marle, Il problema riguardante Giovanni di Paolo e Giacomo del Pisano, in “Bollettino d’arte del Ministero della Pubblica Istruzione”, 18, 1924-25 (1925?), pp. 529-542

 

È stato Raimond van Marle a identificare la figura di Giacomo del Pisano quale probabile aiuto di Giovanni di Paolo (Siena, 1398-1482) nella realizzazione di alcune sue opere.

Il nome di questo allievo viene riportato alla luce grazie alla firma che si legge nel trittico con la Madonna con Bambino in trono e angeli tra Maria Maddalena e San Pietro, già al Museo Van Stolk di Harlem e oggi presso la National Gallery of Ireland di Dublino.

Nell’iscrizione, visibile al centro sotto la figura centrale della Vergine, si legge il nome “Jacopo del Pisano”; per van Marle non v’è dubbio che si tratti del nome dell’artista e non di quello del donatore. Lo studioso asserisce che nel secondo caso l’iscrizione sarebbe stata più lunga e che un nome che indica “l’origine della persona è più comune per indicare l’artista” (van Marle cit. p. 534). La firma che Jacopo ci ha lasciato dimostra la sua volontà di tramandare un ricordo di sé nel panorama della pittura senese del Quattrocento.

Grazie a quest’opera firmata, Van Marle procede nel riconoscimento di altre opere da ricondurre a Giacomo del Pisano piuttosto che al maestro, ritenendo che in queste “troviamo la maniera di Giovanni di Paolo ma non la sua mano”: oltre al Trittico di Dublino ne segnala un altro con la Madonna e il Bambino tra santi di collezione privata inglese (vedi van Marle cit. fig. 3).

Le opere di Giacomo del Pisano hanno infatti caratteristiche ben riconoscibili per i modi in cui sono condotte: la forma tondeggiante delle teste, i nasi molto aguzzi e quasi taglienti e soprattutto la forma delle mani allungate e con le dita larghe e schiacciate.

Sono questi dettagli, puntuali come una firma, che ci portano ad attribuire proprio a Giacomo del Pisano anche la Madonna con il Bambino qui presentata, del tutto coerente con il già citato Trittico di Dublino.