Reperti archeologici

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Due anfore attiche a collo distinto

€ 6.000 / 8.000
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Due anfore attiche a collo distinto

Materia e tecnica: argilla figulina arancio; vernice nera lucente; suddipinture in bianco e paonazzo; dettagli resi a graffito, modellato a tornio veloce

Neck-amphora con bocca ad echino rovescio, distinto, collo cilindrico a profilo concavo, distinto dalla spalla da un collarino in rilievo, spalla appiattita, corpo ovoide rastremato inferiormente, piede ad disco, anse a nastro costolate impostate verticalmente sul collo e sulla spalla

Decorazione accessoria:  orlo, anse e piede esternamente verniciati, sul collo catena di palmette a cinque lobi contrapposte e concatenate, alternate con fiori di loto stilizzati, concatenati e contrapposti; sulla spalla all’attacco col collo linguette radiali stilizzate, sotto la scena figurata filetto a vernice che rende il piano di appoggio delle scene, quindi catena di boccioli di fiori di loto ascendenti, all’attacco col piede motivo a raggiera. Sotto le anse intreccio di quattro viticci, ciascuno desinente in due doppie spirali divergenti, da cui sorgono palmette a cinque foglie, al centro dell’intreccio fiore di loto volto verso il basso e due orizzontali più piccoli

Decorazione anfora 1: lato A) contesa per il tripode delfico: a destra Eracle gradiente verso sinistra e retrospicente con leonté sulla testa e cinta intorno ai fianchi, in atto di sostenere il tripode, con braccio sinistro sollevato, mentre nella destra impugna la clava. Dall’altro lato Apollo gradiente a destra con tenia fra i capelli e himation ricamato e drappeggiato sulle spalle e sul braccio, calzari ai piedi, raffigurato mentre cerca di strappare il tripode all’avversario

Eracle gradiente a destra con leonté sulla testa, spada nella mano sinistra, faretra che gli pende dalle spalle in atto di afferrare con la destra per una zampa un cinghiale dentro un pithos. L’eroe è chiaramente identificato dall’iscrizione Herakles kalòs ed è vivacemente disegnato con particolare attenzione alla muscolatura e alla pelle del leone la cui criniera e pelame sono resi mediante piccole incisioni; nel campo rami con foglie stilizzate ridotte a puntini

lato B) Scena di combattimento fra due guerrieri di cui si conservano le gambe di uno dei due gradiente a destra con schinieri, spada e grande scudo rotondo, in atto di finire con la lancia un nemico sdraiato a terra

Coperchio: calotta troncoconica, labbro arrotondato, risega per l’inserimento nella bocca dell’anfora; presa di forma lenticolare con bottone alla sommità

Presa verniciata, collarino di raccordo risparmiato; calotta decorata con bande verniciate e doppia fila di puntini in prossimità del labbro

Decorazione anfora 2: lato A) combattimento fra Eracle e le amazzoni. L’eroe è raffigurato al centro volto a sinistra in atto di assaltare due guerriere di fronte a lui, con la gamba destra in spinta e la sinistra sollevata, la leonté sulla testa e cinta in vita da una fascia. Le amazzoni indossano elmo, corazza corta su un leggero chitone e schinieri, ciascuna armata di scudo, spada e lancia.

Alle spalle di Eracle un’altra donna gradiente a sinistra, con elmo crestato e grande scuso, raffigurata in atto di attaccare l’eroe

Il pittore raffigura la scena con grande sensibilità plastica mettendo in risalto il movimento di ciascuna figura e sottolineando i dettagli con accurate incisioni

lato B) Dioniso fra due satiri. Il Dio è raffigurato al centro della scena in posizione stante completamente avvolto nell’himation ricamato, da cui fuori escono solamente le mani e i piedi, col braccio sinistro sollevato a reggere una coppa. Ai suoi finchi due satiri nudi, barbati itifallici, gradienti a sinistra. Di fronte al Dio un grande caprone incedenteverso destra con lunghe cona nodose e barbetta. Nel campo tralci di vite con foglie stilizzate ridotte a puntini

Coperchio: calotta troncoconica, labbro arrotondato, risega per l’inserimento nella bocca dell’anfora; presa di forma lenticolare con bottone alla sommità

Presa verniciata, con motivo a raggiera all’attacco con il coperchio, ampia fascia in nero e tralcio di foglie di edera cuoriformi in prossimità del labbro (4)

Produzione: ceramica attica a figure nere. Cerchia del pittore di Antimenes

Stato di conservazione anfora 1: ricomposta ed integrata, scheggiature ed abrasioni; coperchio integro

Stato di conservazione anfora 2: ricomposta ed integrata, scheggiature ed abrasioni, priva di un ‘ansa; coperchio ricomposto da frammenti

Dimensioni anfora 1: alt. cm 43;  diam. bocca cm 18; coperchio alt. cm 5,5

Dimensioni anfora 2: alt. cm 45;  diam. bocca cm 19; coperchio alt. cm 8,5

Datazione: 530-500 a.C.

Cfr.: J. BoardmanVasi Ateniesi a figure nere Milano 1992, pp 115-116, nn 186-194