Libri, manoscritti e autografi

Firenze, 
mar 20 Giugno 2017
Asta Live 215
20

(Astronomia – Scienze – Illustrati) GALILEI, Galileo. Opere di Galileo Galilei divise in quattro tomi, in questa nuova edizione accresciute di molte cose inedite. Tomo primo [- quarto]. In Padova, nella stamperia del Seminario appresso Gio. Manfrè, 1744.

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(Astronomia – Scienze – Illustrati) GALILEI, Galileo. Opere di Galileo Galilei divise in quattro tomi, in questa nuova edizione accresciute di molte cose inedite. Tomo primo [- quarto]. In Padova, nella stamperia del Seminario appresso Gio. Manfrè, 1744.

4 volumi in 4to (244 x 186 mm). [viii] lxxxviii [iv] 601 [1] pp. [iv] 564 pp. [iv] 486 pp. [viii] 342 [2] pp.

Ritratto calcografico di Galileo in antiporta, primo frontespizio in rosso e nero con vignetta xilografica, iniziali e fregi xilografici. [3] tavole calcografiche nel primo volume (di cui una ripiegata in fine), una nel secondo volume, e un’antiporta aggiunta posteriormente (datata 1817) nel quarto volume, “copia fedele del Rame inciso da Stefano della Bella” che compare in antiporta alla prima edizione del Dialogo dei massimi sistemi. Numerosi diagrammi e illustrazioni xilografiche nel testo. Mezzo vitellino fulvo coevo, piatti marmorizzati, dorsi lisci con ricca decorazione in oro. Ex libris cartaceo con monogramma “GS” applicato a tutti i frontespizi, tagli leggermente fioriti, altre minime tracce del tempo, per il resto copia molto buona.

            Bell’esemplare di questa importante terza edizione collettiva delle Opere di Galileo “molto più completa e ordinata delle due precedenti” (Riccardi I/1, 522, 22), diretta e commentata dall’astronomo Giuseppe Toaldo. È qui incluso per la prima volta dopo la messa all’indice il celebre Dialogo dei massimi sistemi, pubblicato autonomamente 1632 ma appunto inserito nell’Index Librorum Prohibitorum l’anno successivo, e da lì rimosso solo nel 1835. La presente edizione reca infatti all’inizio del Dialogo un’avvertenza al lettore nella quale i curatori professano di conformarsi alla ritrattazione dell’Autore e di proporre la questione del moto della Terra “come pura Ipotesi Matematica … non volendoci noi in minima cosa dipartire dalle venerate prescrizioni della S. Romana Chiesa.” Essi vollero comunque arricchire il presente testo del Dialogo con le note apposte da Galileo in un esemplare a stampa conservato presso la Biblioteca del Seminario. Compare in questa edizione per la prima volta anche il Trattato del modo di misurare con la vista, alle pp. 592-602 del primo volume. 

(4 volumi)