FIAT CAMPAGNOLA (1967)
TELAIO N. 022655
MOTORE: 4 CILINDRI IN LINEA
CILINDRATA: 1900 CM3
POTENZA: 65,5 CV
CARROZZERIA: STATION WAGON
Come quasi tutte le grandi Case automobilistiche, anche la Fiat negli anni Quaranta mise allo studio una vettura spartana e versatile, in grado di marciare fuoristrada ed in condizioni climatiche avverse, adatta sia per l’uso agricolo che per quello militare. Questo filone di mercato era stato aperto dalla gloriosa Jeep americana, moltissimi esemplari della quale rimasero in Europa e furono ricondizionati e venduti ai privati. Da esse sarebbero nate tutte le successive ‘fuoristrada’ dalla Land Rover alla Campagnola e fino alle giapponesi.
La Campagnola, o “AR51” come molte generazioni di soldati di leva avrebbero imparato a chiamarla, fu messa in produzione nel 1951 ed era destinata a diventare un classico a livello nazionale.
Essa fu principalmente adottata –oltre che da vari autoparchi militari- da aziende che avevano bisogno di vetture in grado di marciare ovunque, per seguire i cantieri che stavano ricostruendo l’Italia e le sue infrastrutture, e da chi, in campagna o in montagna, aveva delle esigenze di mobilità particolari.
Questa era garantita dalle sospensioni a lunga escursione e soprattutto dalla trazione posteriore alla quale poteva essere aggiunta –in marcia- anche l’anteriore, e dal riduttore. La Campagnola era quindi una vettura leggera (circa 1250 kg.) con trazione integrale e cambio a otto rapporti. Aveva una carrozzeria torpedo aperta con telone e mezze portiere, leggera ma forzatamente molto spartana: all’interno a malapena c’erano i sedili!
Pur non essendo un modello destinato ad ampia diffusione, anche la stampa ‘generalista’ riportò la presentazione: il settimanale “Epoca” del 8/12/51 dedicò due pagine a colori alla Campagnola scrivendo: “-La Campagnola rappresenta un passo in avanti nella evoluzione dell’automezzo come varietà di impieghi.-“ e continuava sottolineando giustamente la sua vocazione professionale. Nessuno, in quegli anni, poteva immaginare la nascita e lo sviluppo del ‘fuoristrada’: un settore specifico dell’automobile che sarebbe diventato moda.
Ma c’è sempre qualcuno che vede più lontano di altri: il primo proprietario della Campagnola che oggi presentiamo in asta –uno dei grandi Editori italiani del XX Secolo- sentì il bisogno di un automobile privata che fosse in grado di raggiungere una sua casa in montagna particolarmente isolata. Non voleva però rinunciare ad un minimo di comodità e quindi fece modificare la sua Campagnola da un carrozziere rimasto anonimo.
Dotata di tetto rigido e portiere complete, con l’interno arricchito e rifinito in finta pelle, la rustica Campagnola si era trasformata, senza saperlo, nell’antesignana dei moderni SUV di lusso!
La trasformazione fu fatta con cura e materiali di qualità: da notare, per esempio, l’adozione delle maniglie interne della Lancia Flavia.
Acquistata nel 1978 dall’attuale proprietario, la vettura è stata usata da questi e dalla sua famiglia per più di quarant’anni per esplorare le zone più selvagge della Valle d’Aosta.
Inutilizzata per alcuni anni, la famiglia ha deciso di porre in vendita la vettura e di passarla ad un nuovo proprietario che possa continuare a prendersene cura.
Non è raro trovare sul mercato una Campagnola, ma questo esemplare, oltre ad essere in condizioni meccaniche freschissime avendo percorso pochi chilometri di uso non gravoso, rappresenta un unicum rispetto alla tipica AR51 telonata, e sarebbe perfetta per un collezionista di auto classiche con una casa in montagna…
La vettura è in ottime condizioni meccaniche, ma per sicurezza consigliamo all’acquirente di sottoporla a un controllo e di sostituire i fluidi, i filtri e particolari deperibili.