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mer 27 Settembre 2017
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ISO RIVOLTA 300GT 1. SERIE (1964)

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ISO RIVOLTA 300GT 1. SERIE (1964)

 

TELAIO N. 410510

 

MOTORE: 8 CILINDRI A V

CILINDRATA: 5300 CM3

POTENZA: 300 CV

CARROZZERIA: COUPE’ 2+2

 

Quella della Iso Rivolta è la tipica storia imprenditoriale dell’Italia degli anni Cinquanta e Sessanta. In un mercato ancora sostanzialmente libero c’era lo spazio per chi avesse le possibilità e l’imprenditorialità per lanciarsi nella costruzione di automobili di gran lusso. Renzo Rivolta, con una solida storia alle spalle nel settore tessile, aveva fondato un’azienda meccanica che prima aveva prodotto impianti termoidraulici e poi motoleggere e la famosa Isetta.

Nei primissimi anni ’60 fu tra coloro che, notando le grandi prestazioni dei motori americani costruiti in grande serie, pensò di abbinarli alla linea italiana creando un ibrido di gran classe. La Iso Rivolta fu lanciata nel 1962 con una riuscita carrozzeria realizzata da Bertone, con il contributo sostanziale del giovane Giorgetto Giugiaro: fu infatti la prima macchina da lui interamente disegnata.

Tecnicamente, si avvaleva di un brillante autotelaio, realizzato col contributo di Giotto Bizzarrini, con sospensione anteriore indipendente e ponte De Dion al posteriore.

Il motore era un V8 Chevrolet da 5300 cm3, lo stesso montato sulle Corvette, disponibile in versione da 300 o 340 cavalli. Naturalmente i motori prima di essere montati venivano controllati e modificati con bielle, pistoni e canne specifici, con la supervisione di Bizzarrini.

Proprio questo motore, che garantiva prestazioni assolute, permise alla Iso di ottenere un posizionamento prezzo molto vantaggioso. In Italia la Iso Rivolta costava quasi 5,550,000 di lire, un buon milione in meno rispetto alla paragonabile Ferrari 250 GTE.

La Iso Rivolta offriva un compromesso riuscitissimo tra abitabilità e confort da berlina di gran lusso e vettura sportiva senza compromessi, con una meccanica affidabilissima che non aveva bisogno delle continue cure a cui erano abituati i proprietari degli altri purosangue italiani.

Per questi motivi ebbe subito un buon successo sia in Europa che negli Stati Uniti, dove il fatto di avere un motore ‘locale’ la rendeva di più facile gestione. Anche in Italia essa trovò molti affezionati clienti che desideravano una vettura al top che però non fosse riconoscibile come una Ferrari. Molti capitani d’industria la scelsero, tra i quali uno in particolare, Giannino Marzotto, se ne intendeva avendo vinto due Mille Miglia.

Anche la vettura qui presentata, che è appena stata sottoposta ad un restauro accuratissimo, fu acquistata da una grande azienda del settore tessile, ancora oggi leader mondiale del "made in italy", senza dubbio per l’uso personale del suo Titolare. Essa presenta ancora la sua targa dell'epoca e documenti originali, cosa più unica che rara per un tipo di vettura che, prima che ne venisse riconosciuto il valore, generalmente veniva acquistata da appassionati stranieri.

Non è frequente trovare una Iso Rivolta sul mercato e questo esemplare, restaurato grazie all’intervento di molti specialisti che in origine avevano lavorato alla Iso (tra i quali l’Iso Restoration – il bottegone del sig. Negri di Clusone, ovvero l’ex collaudatore ufficiale Iso Rivolta), rappresenta una opportunità speciale di acquistare una vettura alla cui gestazione hanno partecipato due tra i più celebrati protagonisti dell’automobile italiana. Con la sua storia e documentazione completa fin dal primo giorno, le sue targhe nere originali e la sua importante provenienza, questa è senz’altro la Iso Rivolta definitiva.

La vettura è in ottime condizioni meccaniche, ma per sicurezza consigliamo all’acquirente di sottoporla a un controllo e di sostituire i fluidi, i filtri e particolari deperibili.