Carlo Francesco Nuvolone
(Milano, 1609 - 1662)
BUSTO DI GIOVANE DONNA (LA POESIA?)
olio su tela, cm 69x53,2
Bibliografia di riferimento
F.M. Ferro, Nuvolone, una famiglia di pittori nella Milano del ‘600, Cremona, 2003
Quest'opera di straordinaria qualità è un esempio altissimo delle capacità di Carlo Francesco Nuvolone di rendere la morbidezza soffice degli incarnati del viso e delle mani, con le dita delicate che si affusolano verso le estremità, così come dei vaporosi capelli, fino alla sgargiante luce nelle pieghe rosse del manto.
A questa invenzione il pittore dovette essere particolarmente affezionato. Sperimentata a figura quasi intera nell'Ester (Milano, collezione privata) e qui ridotta al solo busto, certamente essa dovette riscuotere molto favore tra i collezionisti poiché, variata nelle vesti o nello scarto della testa o ancora con l’aggiunta di un piccolo angelo e trasformata in santa, è stata replicata dall’artista in tre diverse versioni: una a New York, collezione F. Mont (la più vicina alla nostra); a Milano, in collezione privata, di forma ottagonale e con l’aggiunta di un angioletto a destra, come Santa Caterina (o la Filosofia?); e un’altra sempre in collezione privata, con l’angioletto sulla destra ma diversamente atteggiata nel busto e con ambedue le mani a sinistra (tutte riprodotte in Filippo Maria Ferro, Nuvolone, una famiglia di pittori nella Milano del ‘600, Cremona, 2003, p. 364, fig. 46; pp. 366-367 figg. 48-49)
Confrontando la versione di collezione Vezzosi con le altre tre sopra menzionate deve essere obiettivamente rilevata la punta qualitativa che essa esibisce, tanto da far credere che possa essere proprio questa la prima della serie.