Girolamo Ticciati
(Firenze 1679 - 1745)
CROCIFISSIONE CON SAN GIOVANNI, LA VERGINE E LA MADDALENA
terracotta dipinta a tempera giallastra, cm 55,8x27,6, entro cornice in legno ebanizzato
Questo rilievo in terracotta raffigurante la Crocifissione con in basso i due dolenti e la Maddalena è stata pubblicata per la prima volta, e attribuita senza esitazioni a Girolamo Ticciati, da Alessandra Giannotti (Nuove opere del “celebre scultore” Girolamo Ticciati, in “Nuovi studi”, XXI/22, 2016, pp. 120-121). Il riferimento allo scultore fiorentino è stato suggerito dal confronto con i noti rilievi in marmo per il Battistero di Firenze (oggi al Museo dell’Opera del Duomo); la figura di Maria a destra, in particolare, per quel panneggio di scarsissimo aggetto plastico, dalle pieghe decise e graficamente rilevate, tradisce immediatamente la mano di Ticciati. Il pathos che avvolge la scena è sapientemente sottolineato dall’assenza di qualsivoglia ambientazione naturalistica, e la posizione del Cristo, il cui corpo cade pesantemente in avanti dai bracci della Croce, è una nota di sapore quasi arcaico, del tutto in linea con il linguaggio dell’autore dei già citati rilievi con Storie del Battista del Museo dell’Opera del Duomo. La terracotta non è stata messa in relazione con un’opera in marmo di Ticciati, ed è possibile che fosse realizzata come un pezzo destinato alla devozione privata: la centinatura in alto suggerisce proprio la funzione di piccola pala d’altare di questa Crocefissione.
A.B.