Nicodemo Ferrucci
(Fiesole, 1575 – Firenze, 1650)
SANT'ELENA ABBRACCIA LA CROCE
olio su tela, cm 76x60,5
Appartenente ad una famiglia di artisti, Nicodemo era figlio dello scalpellino Michelangelo Ferrucci e fratello minore dello scultore Andrea; il pittore si formò con il Passignano, col quale ebbe modo di continuare a collaborare, meditando poi sull'opera dell'Empoli e soprattutto del Cigoli. Un anno a Roma (1609), sempre in compagnia del Passignano, completò il suo linguaggio pittorico improntato ad una semplice rappresentazione del naturale, in linea coi dettami della Controriforma, e a un uso del colore di sapore veneto trasmessogli appunto dal Cigoli.
Pittore di successo nella Firenze della prima metà del Seicento, Nicodemo riscosse i favori di casa Medici; sue ad esempio le decorazioni dei chiostri di Ognissanti e Santa Trinita e quelle in Casa Buonarroti.
Un’espressione profonda, mesta eppure solenne scaturisce dallo sguardo assorto e sereno rivolto verso lo spettatore della nostra Sant’Elena, che è stata assegnata al pittore da Claudio Pizzorusso. La pittura, di notevole qualità negli incarnati, come nella pelliccia soffice che orna il viola del manto e il delicato velo che dalla fronte scende sulle spalle, può essere messa a confronto con le tonalità presenti nell'Omaggio a Michelangelo, Firenze, Museo di Casa Buonarroti, oppure con le teste femminili presenti nella Deposizione, già Prato, Farsetti Arte, e, in maniera risolutiva, con il volto della seconda santa a destra nel dipinto Madonna della Misericordia e santi (Firenze, Convento di Santa Maria Maggiore).