Firenze, 
mar 14 Novembre 2017
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Ubaldo Gandolfi

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Ubaldo Gandolfi

(San Matteo della Decima, 1728 – Ravenna, 1781)

SAN GIUSEPPE CHE LEGGE

olio su tela, cm 87x69

 

Opera corredata da parere scritto di Donatella Biagi Maino, Bologna, 18 febbraio 2013

 

Bibliografia di riferimento

D. Biagi Maino, Ubaldo Gandolfi, Torino 1990.

Gaetano e Ubaldo Gandolfi. Opere scelte, catalogo della mostra a cura di D. Biagi Maino (Cento 2002), Torino 2002.

 

Ubaldo Gandolfi può rientrare a buon diritto tra i protagonisti della pittura italiana del secondo Settecento grazie alla sua ineccepibile maniera fondata sulla sicurezza del disegno di matrice bolognese, la gradevolezza della tavolozza debitrice della cultura veneta e l’ispirazione poetica delle sue composizioni.

Ne è prova l’insolita raffigurazione di San Giuseppe di questa tela, dove il padre putativo di Gesù è assorto nella lettura secondo una rara iconografia da letterato cara al Gandolfi, che la replica infatti anche nella figura di Gioacchino della pala con l’Educazione di Maria commissionatagli nel 1779 (cfr. Gaetano e Ubaldo Gandolfi. Opere scelte, catalogo della mostra a cura di D. Biagi Maino, Torino 2002).

Una datazione sul finire degli anni Settanta del Settecento è quella proposta per il dipinto qui offerto nel parere scritto di Donatella Biagi Maino (18 febbraio 2013) che cita l’altra versione di Gandolfi del San Giuseppe leggente oggi conservata presso le Collezioni Comunali di Bologna, in controparte e con qualche variante, secondo la studiosa di poco successiva.

Si segnala infine sulla tela qui presentata il suggestivo effetto del trascolorare del cielo sullo sfondo che fa da contrappunto alla solenne colonna sulla destra, facendo risaltare la figura del santo.

Al retro, sul telaio, è presente l’etichetta della Mostra del Settecento Bolognese tenutasi presso il Palazzo D’Accursio di Bologna nel 1935 e curata da Roberto Longhi e Guido Zucchini.