BOLOGNA CLEMENTE VII (GIULIO DE' MEDICI 1523 – 1534), DA 3 DUCATI 1529 (RICONIO DEL ‘700)
Au gr. 13,8 D/ COGENTE INOPIA REI FRVMENTARIE Busto di S. Petronio che regge la città con la d. e tiene il piviale nella s. sopra stemma inquartato della città R/ cane accucciato a d. // EXCOLLATO // AERE DE REBVS // SACRIS ET PRO // PHANIS IN EGENO // RVM SVBSIDIVM // M D XXIX foglia BONONIA // foglia Chim. 278 SPL Estremamente raro
Nel 1529 vi fu a Bologna una grave carestia. I frati domenicani, seguiti da molti benestanti bolognesi, decisero di fondere i propri oggetti d’oro e d’argento per produrre monete con cui comprare all’estero granaglie per aiutare i concittadini poveri. Sul rovescio delle monete fu raffigurato un piccolo cane con una torcia in bocca (simbolo parlante dei Domenicani: “Domini canes”). Comparve così la prima lira d’argento effettiva della zecca di Bologna. Con l’oro furono coniati pezzi da tre ducati. Nel ‘700, per commemorare il proprio gesto, i Domenicani fecero riconiare alcune di quelle monete (ancor oggi il conio del dritto è conservato presso il loro museo nella chiesa di S. Domenico in Bologna). Cfr. Chimienti 2009, pp. 212.