SIENA REPUBBLICA (1404 – 1555), DUCATO D’ORO (Delibera del 3 luglio 1503)
Au gr. 3,43 D/ + SENA • VETVS • CIVITAS • VIRGINS grande S fogliata R/ scudo a mandorla crociato ondato di due ALPHA ͦ ET ͦ W ͦ PRINCIP ͦ ET ͦ FINIS Croce fogliata. MIR 531 Toderi 36.
Rarissimo SPL/FDC piccola fenditura al rovescio
Cambia la legenda al rovescio rispetto ai ducati quattrocenteschi. Il simbolo di zecca è attribuibile all’orafo senese Francesco Castoro che resse in appalto l’officina dal 1504 al 1507. Della sua notorietà in campo incisorio l’ha testimoniato anche Benvenuto Cellini nella sua autobiografia descrivendo il periodo in cui lavorò nella bottega del Castoro in qualità di apprendista: “…Io me n’andai a Siena a trovare un certo galantuomo detto Maestro Francesco Castoro (…) e stetti seco certi giorni, finchè mio padre mandò per me, lavorando dell’arte dell’orefice; il detto Francesco subito mi riconobbe e mi messe in opera; e così messomi a lavorare, mi donò una casa per tanto quanto io stavo in Siena, dove ridussi il mio fratello, e attesi a lavorare per molti mesi” (La vita di Benvenuto di Maestro Giovanni Cellini fiorentino, scritta, per lui medesimo,in Firenze. 1558).