VICTOR VASARELY
(Pecs 1908 - Parigi 1997)
Oervergn Kek
olio su tavola, cm 75x75
sul retro: firmato
eseguito nel 1970
Provenienza
Galerie Denise Rene, Parigi
Collezione privata
Bibiliografia
Finarte, Asta di opere d'arte contemporanea, Milano, 345, ripr. XXXIX n.
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“Il movimento prende avvio dalla superficie dell'opera, che si trasforma in sollecitazione retinica per giungere sino al coinvolgimento psicologico. La linea, moltiplicandosi e trasformandosi sul piano, diventa volume fino all'ottenimento del più coinvolgente trompe l'oeil. Per Vasarely ciò che conta è il creare situazioni plastiche di forte attrazione e coinvolgimento i cui elementi potrebbero essere anche diversi da quelli che sono, sino a divenire il contrario. "
L'Op Art, appoggiandosi su premesse di ordine scientifico, è caratterizzata da un rigore sistematico e da un accentuato dogmatismo. Il principio di partenza è quello geometrico e si cerca di determinare sull'osservatore uno stimolo ottico di ordine psicologico. Uno dei principali interpreti di questa corrente è stato Victor Vasarely (1908-1997), che si caratterizza per il metodo chiaramente scientifico: generalmente le serie di forme geometriche colorate vengono disposte secondo un ordine, che implica più possibilità di interpretazione: vi sono chiavi di lettura verticali, orizzontali, oppure seguendo le diagonali, oppure in negativo, invertendo il rapporto fra le forme e gli intervalli. Vasarely abolisce la distinzione fra sensazioni "reali" e "illusorie", permettendo così alla coscienza di utilizzare a parità di valore tutte le informazioni visive.