BOCCALE, FAENZA, INIZI SECOLO XIV
in maiolica decorata in bicromia con blu di cobalto a zaffera e manganese, su biscotto beige chiaro. Corpo ovoidale panciuto poggiante su alto piede con base svasata, collo breve con imboccatura larga a beccuccio trilobato, ansa a nastro a scendere dall’orlo fino al corpo. Il decoro, limitato alla parte anteriore, mostra un’aquila ad ali spiegate, realizzata a zaffera a rilievo, racchiusa in una cornice a formella polilobata delineata con una doppia filettatura manganese che include una fila di puntinature blu a zaffera. Si tratta di uno dei rari esempi di opere a zaffera realizzate in Romagna, probabilmente in ambito faentino, che trova confronti nella classe a zaffera a rilievo del tardo Trecento, studiata a suo tempo da Sauro Gelichi, e in particolare con il boccale frammentario dei depositi del museo faentino pubblicato da Carmen Ravanelli Guidotti nel Thesaurus; alt. cm 20,2, diam. bocca cm 10,5, diam. piede cm 9
Bibliografia
C. Ravanelli Guidotti, in AA.VV., Zaffera et similia nella maiolica italiana, Viterbo 1991, pp. 141-142 fig. 50
Bibliografia di confronto
S. Gelichi, La maiolica italiana della prima metà del XV secolo. La produzione in Emilia Romagna e i problemi della cronologia, in “Archeologia Medievale”, Firenze 1988, p. 96;
C. Ravanelli Guidotti, Thesaurus di opere della tradizione di Faenza, Faenza 1998, p. 107 fig. 10