Firenze, 
mar 29 Maggio 2018
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ALFA ROMEO 1750 (1970)

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ALFA ROMEO 1750 (1970)

TELAIO N. AR*1755229

MOTORE: 4 CILINDRI

CILINDRATA: 1779 CM3

POTENZA: 118 cv

CARROZZERIA: BERLINA

UNA RARA 1750 BERLINA IN CONDIZIONI D’ORIGINE

 

Alla fine degli anni ’60, mentre la Giulia aveva un meritato successo, alla Alfa Romeo mancava una berlina al top della gamma.

Questa mancanza fu ovviata con la creazione di un nuovo modello, basato sulla collaudata meccanica della Giulia, con cilindrata aumentata, e su una nuova scocca, più grande e sicura, grazie alle zone di assorbimento d’urto. Questa saggia strategia era dovuta a Giuseppe Luraghi, uno dei più validi manager che hanno gestito l’Alfa Romeo negli anni del dopoguerra.

Per presentare la vettura ai giornalisti, nel 1967 fu organizzata una prova su tre giorni, insieme ad alcuni ex piloti famosi, sulle strade della Mille Miglia. Giornalisti e piloti si alternarono tra le 1750 d’epoca e quelle nuovissime. Quella fu la prima vera rievocazione della classica corsa bresciana che era nata quarant’anni prima e finita dieci anni prima, nel 1957. Da questa manifestazione quasi privata, derivò il secondo periodo di grande successo della Mille Miglia come rievocazione e gara di regolarità, che dura ancora oggi dopo cinquantun anni!

A questa presentazione ristretta seguì il lancio a Vietri sul Mare, nel gennaio 1968. La vettura era decisamente più grande e lussuosa rispetto alla Giulia: il passo era stato portato da m. 2,510 a 2,570, ma la lunghezza della carrozzeria (dovuta alla Bertone) era aumentata di 25 cm.

Pur essendo una vettura da turismo e improntata più al lusso che alle corse, la 1750 debuttò vittoriosamente alla 24 ore di Francorchamps, con quattro vetture partite, e arrivate ai primi quattro posti della classifica assoluta per vetture strettamente di serie.

Al Salone di Torino del 1969 la 1750 presentava una serie di innovazioni tra le quali il doppio circuito frenante, pedali incernierati in alto, presa d’aria dinamica e il volante a calice. La 1750 così migliorata raggiungeva i 180 km/h e costava 1.865.000 lire.

Malgrado la cilindrata di 1779 cm3, la vettura non fu battezzata “1800” –cilindrata che in quegli anni era abbastanza in voga- ma 1750, e tutto il lancio fu studiato per sfruttare la non dimenticata fama delle gloriose 6C 1750 degli anni ’30. La produzione della 1750 vide 2.243 vetture nel 1967, 27.081 nel 1968, 20.991 nel 1969, 26.787 nel 1970, nel 1971 scese a 13.410 unità, e a sole 74 unità nel 1972, quando fu sostituita dalla sua evoluzione, la 2000. Il totale fu di 90.586 (più altre diecimila circa di altre versioni, tra cui quelle a guida a destra, quelle per il mercato americano, e ben 252 con cambio automatico!).

Il 1970 fu quindi l’anno con la maggiore produzione di berline 1750, che reagì bene alle modifiche apportate. Fu anche l’anno in cui venne prodotta la eccezionale berlina che qui vi proponiamo.

Questa vettura è stata mantenuta religiosamente per tutta la sua vita e si trova in ottime condizioni di conservazione. Ha percorso pochissimi chilometri, nelle mani di due soli proprietari, e conserva non solo targhe e libretto originali, ma anche il libretto dei tagliandi dove sono stati annotati tutti gli interventi effettuati.

La vettura è appena stata sottoposta a un accurato controllo e tagliando ed è perfettamente funzionante.

Un’occasione unica per acquistare una 1750 in condizioni d’origine.

La vettura è in ottime condizioni meccaniche, ma per sicurezza consigliamo all’acquirente di sottoporla a un controllo e di sostituire i fluidi, i filtri e particolari deperibili.