FERRARI MONDIAL (1988)
TELAIO N. ZFFWD21B000075832
MOTORE: 8 CILINDRI
CILINDRATA: 3200 CM3
POTENZA: 270 cv
CARROZZERIA: COUPE’ 2+2
MONOPROPRIETARIO E CON BASSISSIMO CHILOMETRAGGIO
Agli albori della Casa che porta il suo nome, Enzo Ferrari dichiarò senza mezzi termini che aveva deciso di costruire vetture stradali solo per sostenere l’attività delle corse.
Dopo le supersportive nacquero le granturismo di lusso e perfino le “Ferrari da famiglia”: la prima vettura veramente prodotta in serie –la 250- ebbe infatti una versione leggermente più lunga e in grado di trasportare quattro passeggeri. Era una vettura per l’appassionato maturo, con una famiglia in crescita o con l’esigenza di più spazio e comodità.
La linea delle V12 2+2, iniziata con la 250 GTE, continuò con la 330, con le splendide 365/400/412 ed è presente ancora oggi con la GT4 Lusso.
Alla fine degli anni ’60 Ferrari lanciò una nuova linea di vetture più piccole e meno costose, con motore centrale: le Dino. Il successo della Dino e le richieste dei clienti –che spesso le paragonavano con le Porsche 911- obbligò la Casa di Maranello a realizzarne una versione 2+2. Nacque così la 308 GT4 prima e poi la Mondial, presentata al Salone di Ginevra del 1980.
Disegnata da Pininfarina, la Mondial stilisticamente rappresentava un anello di congiunzione tra la Testarossa e la 308 GTB, da cui peraltro era derivato l’autotelaio. Questo, basato su un traliccio tubolare, si prestava infatti ad una versione col passo allungato di oltre 300 mm. Necessario per la 2+2.
Nel 1985 la Mondial ottenne il 3,2 litri. Questo generoso motore era caratterizzato dalle quattro valvole per cilindro, quattro alberi a camme e dall’alimentazione a iniezione Bosch K-Jetronic, ed accoppiati ad un cambio longitudinale.
Costruite con grande cura e dotate di un interno molto lussuoso rivestito interamente in pelle, le Mondial erano vetture di grandissimo lusso all’epoca.
L’esemplare che oggi vi proponiamo fu immatricolato il 5/12/1988, data che ci fa subito capire quanto poco il primo proprietario si preoccupasse dei problemi dei normali automobilisti, che avrebbero aspettato il gennaio successivo per immatricolare la nuova Punto per non perdere un anno di valutazione dell’usato!
La vettura entrò a far parte del garage di famiglia, particolarmente ben fornito, e per questo ha percorso pochissimi chilometri (appena 16.300!) ed è stata curata in modo maniacale. La macchina è praticamente nuova, e persino l’interno chiaro, che sulle Ferrari di questo periodo solitamente presenta segni di cedimento, è pari al nuovo. C’è persino uno splendido auto-telefono SIP, uno dei simboli degli anni ’80.
E’ sempre stata mantenuta e utilizzata, per quanto per pochi chilometri: la prova sta nel fatto che le revisioni biennali sono regolari sino ad oggi.
La vettura è in ottime condizioni meccaniche, ma per sicurezza consigliamo all’acquirente di sottoporla a un controllo e di sostituire i fluidi, i filtri e particolari deperibili.