TRIUMPH TR4A (1965)
TELAIO N. CTC/51546-LO
MOTORE: 4 CILINDRI
CILINDRATA: 2138 CM3
POTENZA:100 cv
CARROZZERIA: ROADSTER
RARO ESEMPLARE DI SPIDER INGLESE MARCHIATO DUCATI
La Triumph Motor Company entrò nel mercato automobilistico agli inizi degli anni ’20; nel 1945 fu acquisita dalla Standard Motor Company. Il marchio più avanti confluì nella British Leyland, poi nella Rover, ed oggi appartiene alla BMW.
A partire dal 1952, la Triumph lanciò una serie di modelli sportivi: dalla TR1 alla TR3. Furono seguiti dalla TR4, un progetto completamente nuovo, prodotto a partire dal 1961; questo fu poi seguito dalla TR5 e dalla TR6.
La TR4 era stata disegnata da Giovanni Michelotti, che ebbe una feconda collaborazione con la Triumph, ed era molto più spaziosa e comoda delle serie precedenti. Dotata di finestrini e una vera capote, essa era usabile in ogni condizione atmosferica.
La meccanica vedeva un tradizionale quanto generoso motore a quattro cilindri da 2100 cm3 – cosa che contribuì a limitarne la diffusione sul territorio italiano. La struttura invece manteneva l’obsoleto schema a telaio separato.
Nel 1965 venne introdotta la TR4A, che era stata rivista e ammodernata con un retrotreno a sospensione indipendente: per questo viene anche chiamata dagli appassionati TR4 IRS (independent rear suspension). Il prezzo in Italia all’epoca era di Lire 2,250,000.
La vettura che vi presentiamo oggi è una delle pochissime importate in Italia. Osservando il successo della Innocenti, che aveva concluso un accordo per montare in Italia le Austin, la dirigenza della Ducati pensò di seguire la stessa strada e si accordò con la Triumph. Iniziò importando le vetture e facendo poche modifiche richieste dal Codice della Strada italiano, ma l’intenzione era appunto quella di costruire l’intera automobile su licenza. Questo progetto naufragò quasi subito, e per questo motivo solo pochissime berline 2000, TR4 e Herald sono sopravvissute con il marchio Ducati.
Questa TR4, splendente nella sua livrea originale “Signal Red”, porta ancora con orgoglio il marchio della Ducati Meccanica, ed è quindi imperdibile per un collezionista Ducati!
Essa è inoltre dotata, oltre che della Omologazione ASI datata 1989, anche del Certificato d’Origine del British Motor Industry Heritage Trust, che ne certifica i numeri e l’importazione Ducati.
La vettura è estremamente originale (porta una targa Milano del 1972) ed è stata restaurata portandola nelle sue condizioni d’origine; ha inoltre un file di documenti che ne comprovano l’autenticità.
La vettura è in ottime condizioni meccaniche, ma per sicurezza consigliamo all’acquirente di sottoporla a un controllo e di sostituire i fluidi, i filtri e particolari deperibili.