Firenze, 
mar 15 Maggio 2018
Asta Live 250
38

Thomas Wyck

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Thomas Wyck

(Bewerwijck, 1621 – Haarlem, 1677)

VEDUTA DELLA CHIESA DELL’ARACOELI

Olio su tela, cm 66x58,5

Firmato “TWyck” in basso a sinistra

 

Sebbene un suo soggiorno italiano non sia documentato, i numerosissimi motivi romani presenti nei dipinti e ancor più nel ricco corpus di disegni di Thomas Wyck inducono a ritenere che l’artista neerlandese visitasse Roma spingendosi fino a Napoli.

Rare sono tuttavia le vedute dedicate agli aspetti monumentali o comunque esattamente identificabili della Città Eterna: tra queste la Veduta di ponte Milvio (Braunschweig, Herzog-Anton-Ulrich-Museum), in possibile relazione con esempi incisi e dipinti di Jan Both e di Pieter van Laer; il Mercato del pesce al Portico d’Ottavia, accompagnato da una serie di fogli che ritraggono i cortili delle case adiacenti e che forniranno all’artista i principali motivi delle sue scene italiane; infine, per l’appunto, la chiesa dell’Aracoeli, che conoscevamo attraverso una diversa versione, forse più romantica nella sua ambientazione, conservata a Monaco di Baviera (Bayerische Staatsgemäldesammlungen, n. 5196) e da tempo nota agli studi sul pittore (cfr. L. Salerno, Pittori di paesaggio del Seicento a Roma, Roma 1978-80, I, p. 346, fig. 58.4, erroneamente come “Veduta di un paese”).

È dunque di particolare interesse il ritrovamento del dipinto qui presentato che propone in maniera più fedele al vero, sebbene non senza qualche licenza in nome del pittoresco, il motivo principale della veduta monacense e ne identifica il soggetto senza possibilità di dubbio grazie alla rampa del Campidoglio sormontata da uno dei Dioscuri capitolini e dai cosiddetti Trofei di Mario.

Di invenzione, naturalmente, la fontana circolare che peraltro ritroviamo in tutte le vedute immaginarie di porti italiani per cui Wyck è famoso, mentre l’edificio in primo piano a destra ricorda, decontestualizzata, la torre delle Milizie assai più che il palazzo dei Conservatori.