DIPINTI DEL XIX SECOLO

Firenze, 
mar 15 Maggio 2018
Asta Live 251
75

Vittore Antonio Cargnel

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Vittore Antonio Cargnel

(Venezia 1872 - Milano 1931)

IL MERCATO DEGLI UCCELLI

olio su tela, cm 80x110,5

firmato in basso a destra

retro: iscritto "Il mercato degli uccelli. Sacile 1929"

 

"Con La sagra di S. Valentino, esposto alla I Mostra d'arte trevigiana del 1907, Cargnel inaugura uno dei soggetti a lui più congeniali e che ha profonde radici nella tradizione pittorica veneta, da Mercato di Badoere di Guglielmo Ciardi (1870 circa, collezione privata) o Fiera di Pasqua al Ponte di Rialto di Giacomo Favretto, esposto nel 1887 a Venezia. Cargnel comprende a pieno le potenzialità del tema solo dopo il trasferimento in terraferma, quando la pennellata immediata si presta alla narrazione delle fiere di paese.

Con la volontà di cogliere l'atmosfera della festa, Cargnel si sofferma con animo impressionista sullo stesso soggetto, in differenti momenti della giornata, come accade in Sagra di paese del Museo di Santa Caterina o in Impressione verso sera di collezione privata.

La festa è un soggetto che ricorre con maggiore frequenza a partire dalla metà degli anni Dieci quando l'artista ferma il brulicare dei mercati trevigiani, delle mattine di festa friulane, delle sagre gremite di gente pronta a danzare, come in Sagra di Francenigo del 1912. Cargnel ritiene tali soggetti certamente rappresentativi della propria espressività tanto che, correndo il rischio di essere tacciato di provincialismo, espone proprio un Mercato di Treviso anche alla i Biennale Romana del 1921.

Nelle vedute di festa ricorrono inevitabilmente alcuni topoi, primo fra tutti la figura di contadina che si riallaccia a una tradizione di verismo tardo ottocentesco, con esempi come Prateria di Julien Dupré esposto alla Biennale del 1897 a pochi passi da Autunno di Ettore Tito (1897, Venezia, Galleria Internazionale d'Arte Moderna Ca' Pesaro). Distante però da qualsiasi riferimento pauperista lo spirito di Cargnel è decisamente più incline a Sagra di San Giovanni a Venezia che Ferruccio Scattola espone alla Biennale del 1909, occasione in cui viene subito acquistato dalla regina Margherita per la Galleria di Ca' Pesaro.

Il taglio fotografico dei mercati di Cargnel, in cui spesso la scena è introdotta direttamente da cataste di merci o banchetti ricoperti di oggetti in mezzo ai quali si muove una folla indistinta, aggiunge alla veduta una vivacità quasi orecchiabile, come se il dipinto riuscisse a riprodurre anche i rumori della festa".

 

Vittore Antonio Cargnel (1872-1931), a cura di C. Beltrami, Treviso 2008, p. 56