ARMENIA, CROCIATI, SETTE MONETE DEL REGNO ARMENO DI CILICIA (SECC. XII-XIII)
LEONE I (1198-1219) TRAM Ag gr. 2,87. Il re in trono tra due leoni, regge una croce e un giglio. R/ Due leoni rampanti affrontati e croce patriarcale in mezzo. SPL delicata patina iridescente; TRAM Ag gr. 3,00 D/ Re (o Cristo) inginocchiato davanti alla Vergine R/ Due leoni rampanti affrontati e croce patriarcale in mezzo. q.SPL; TANK Cu gr. 8,00 D/ Testa leonina coronata entro cerchio R/ Croce patriarcale tra due stelle entro cerchio. BB+
HETOUM I (1226-1270) TRAM (1236-1245) Ag gr. 2,90. D/ Il re a cavallo a d. regge uno scettro; a s. croce. R/ Scritte arabe su tre righe. Sotto stella. Rara BB+; TANK Cu gr. 5,18 Il re in trono, regge una croce e un giglio, a s. nel campo una stella. R/ Croce patente con stelle nei quarti e globetti alla fine. BB patina scura HETOUM I E ZABEL (1226-1270) TRAM Ag gr. 2,83. Zecca di Sis. D/ I reali affrontati reggono una croce nel mezzo R/ Leone a d. con una croce. q.SPL
LEONE II (1270-1289) NUOVO TRAM Ag gr. 2,65. Zecca di Ayas. D/ Il re a cavallo a d. tra tre punti R/ Leone verso d. sormontato da croce patriarcale. q. SPL bella patina
BB/SPL (7)
Lotto acquistato dalla ditta Monetarium SKA di Zurigo, comprensivo di cartellini originali.
Con l’avvento della Prima Crociata gli armeni del Regno di Cilicia guadagnarono dei potenti alleati tra i cristiani. Grazie al loro aiuto riuscirono ad assicurarsi la protezione dalla minaccia turca, sia attraverso varie azioni militari sia con la fondazione di stati crociati ad Antiochia ed Edessa. Papa Gregorio XIII (cfr. Ecclesia Romana, 1584) ci testimonia a riguardo: “Tra le buone azioni del popolo armeno verso la chiesa e il mondo cristiano, si dovrebbe sottolineare in particolare che, nei momenti in cui principi e guerrieri cristiani andarono a riprendere la Terra Santa, nessun popolo o nazione è venuto in loro aiuto con lo stesso entusiasmo, gioia e fede degli armeni, che hanno fornito ai crociati cavalli, rifornimenti e guide. Gli armeni hanno assistito questi guerrieri con assoluto coraggio e lealtà nel corso delle sante guerre”.