MANTOVA, FRANCESCO II GONZAGA (1484-1519), DOPPIO TESTONE O MEDAGLIA CONIATA IN ARGENTO
attribuita a Gian Marco Cavalli o Bartolomeo Melioli Ar gr. 19,3 D/ FRANCISCVS MAR MANTVE Busto in armatura a s. a capo scoperto, con lunga capigliatura ondulata e barba a punta R/ NON IGNARA MALI MISERIS SVCCVRRERE DISCO Il marchese, corazzato con spada in fodero, stante su di un podio regge uno scettro appoggiato alla spalla d. e porge la mano s. a una delle tre figure maschili inginocchiate di fronte. Magnaguti 1921 n. 24 CNI - (non segnalata in argento) MIR 413 Hill 244 Kress 85
Della massima rarità SPL Ex coll. Conte A. Magnaguti
Hill e Kress attribuiscono la produzione dei conii di questo nummo all’incisore-orafo Gian Marco Cavalli (att. a Mantova dal 1481) mentre Magnaguti e Superti Furga al suo collega Bertolomeo Melioli (1448-1514). La leggenda del rovescio è tratta dall’Eneide, canto I, verso 630, ove Didone, memore delle traversie da lei affrontate, offre a Enea e ai suoi ospitalità “Non ignara del male imparo a soccorrere gli infelici”. Gli esemplari attualmente identificati sono in numero di sei, ovvero quelli conservati al museo dell’Ermitage di S. Pietroburgo, al Kunsthistorisches Museum di Vienna, alla Biblioteca Nazionale di Parigi, alle Civiche Raccolte Numismatiche del Castello Sforzesco di Milano, al museo di Berlino e all’esemplare citato in Superti Furga 1974, p. 219 n. 1, venduto all’asta Ratto del 24 novembre 1960 (lotto n. 163). Trattasi di un esemplare che coniuga all’elevato grado di rarità una superba conservazione corredata peraltro da una splendida patina di monetiere.