FERNANDEZ ARMAN
(Nizza 1928 - New York 2005)
Violini
olio su tela, cm 130x200
firmato in basso a sinistra
eseguito nel 1961
L'opera è registrata presso l'Archivio Fernandez Arman, che ne ha confermata
l'autenticità.
Rappresentante del Nouveau Réalisme, il movimento nato attorno al critico Pierre Restany che nell'aprile del 1960 ne stilò il manifesto. Arman, nei primi anni Cinquanta iniziò a creare i suoi primi Cachets, abbandonando man mano la tela, e nel 1959 Allures, varianti dei Cachets, consistenti di impronte fatte sulla tela con una varietà di oggetti precedentemente immersi nel colore. Nello stesso anno cominciò a creare i suoi Colères, composizioni di oggetti rotti, specialmente strumenti musicali, e le sue Accumulations, assemblages di oggetti di consumo o di rifiuto. in questa fase di passaggio e di mutamento, gli oggetti prendono forma ancora sulla tela, ancora rappresentati con tratto fermo e inconfondibile, come la rappresentazione di questi violini datata 1961. Si interessa, porprio a partire dal 1961, alla decomposizione dei soggetti attraverso il découpage e concentra le sue ricerche su numerosi bronzi. L’artista intende denunciare la società e procede così a delle “distruzioni”, distruzioni ottenute dalla forza, dal fuoco: violini, pianoforti, sassofoni e vari strumenti musicali.