λ Camillo Procaccini
(Parma, 1561 – Milano, 1629)
CRISTO SORRETTO DA DUE ANGELI
olio su tela, cm 126x97
THE DEAD CHRIST SUPPORTED BY THE ANGELS
oil on canvas, cm 126x97
Sul bilico tra ricordi di manierismo emiliano, nell’accartocciarsi dei
panneggi che formano delle chiocciole avvolte, e naturalismo lombardo
nel bellissimo corpo del Cristo morto che scivola, a stento
trattenuto dai due angeli, il dipinto si qualifica come una aggiunta
assai significativa al corpus delle opere di Camillo Procaccini.
Raffronti palmari possono essere istituiti con i due angeli del Cristo
morto, Milano, chiesa di Santa Maria della Passione eseguito
attorno al 1605, dove, le due figure angeliche dalla inconfondibile
tipologia facciale , sono identiche alle nostre, fino a sembrare esattamente
sovrapponibili. Lo stesso si dica per i panneggi, a falde
piatte che si gonfiano improvvisamente avvolgendo i bordi su se
stessi, arrotolandosi fino a formare dei gorghi, sigla inconfondibile
dell’artista, che trovano stessa fattura in dipinti quali L’Annunciazione
a Milano, Sant’Alessandro eseguita tra il 1615 ed il ’16 o, Rebecca
dà da bere al servo a Pavia, Chiesa di Santa Maria di Canepanuova,
sempre degli stessi anni, dove la figura di Rebecca ha vesti sulla
gamba dipinte come il nostro angelo di destra, ed il servo sventola
un mantello che pare usare lo stesso disegno di quello dell’angelo
di sinistra del nostro dipinto.
Una datazione nel decennio tra il 1605 e il 1615 dovrebbe quindi
puntualizzare l’esecuzione del Cristo sorretto da due angeli qui presentato.