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Firenze, 
lun 26 Novembre 2018
Asta Live 276
316

ITALIA SAVOIA. COFANETTO CONTENENTE NOVANTADUE MEDAGLIE IN BRONZO DEI SAVOIA E LIBRO ILLUSTRATO DI G. GALEANI NAPIONE INTITOLATO “STORIA METALLICA DELLA REAL CASA DI SAVOIA”, SECOLO XIX

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ITALIA SAVOIA. COFANETTO CONTENENTE NOVANTADUE MEDAGLIE IN BRONZO DEI SAVOIA E LIBRO ILLUSTRATO DI G. GALEANI NAPIONE INTITOLATO “STORIA METALLICA DELLA REAL CASA DI SAVOIA”, SECOLO XIX

medagliere in legno, cm 20,7x68x34, piedi a zampa leonina e cerniera a testa leonina in bronzo dorato. Sul dorso del cofanetto scritta composita con lettere in bronzo dorato che dice: STORIA METALLICA DI CASA SAVOIA.

All’interno quattro file di medaglie numerate in ordine cronologico, distanziate tra loro da divisori di legno che riportano inciso il numero di riferimento di ogni medaglia, accompagnate da schedario cartaceo che descrive i nomi dei personaggi rappresentati su ciascuna di esse.

Nel lotto anche libro di G. Galeani Napione intitolato “Storia metallica della Real Casa di Savoia”, Stamperia Reale, Torino, 1828 (ed. originale). Sovracoperta in pelle con fregi e stemma in oro (cm 50x34x3).

 

Provenienza

Collezione privata di antica famiglia fiorentina

 

Straordinario insieme d’epoca di grande qualità e genuinità conservativa. Le medaglie sono mediamente in stato SPL/FDC.

 

ITALY SAVOY. HOOD CONTAINING NINETY-TWO BRONZE MEDALS OF THE SAVOY FAMILY AND ILLUSTRATED BOOK BY G. GALEANI NAPIONE ENTITLED “STORIA METALLICA DELLA REAL CASA DI SAVOIA”, XIX CENTURY. RARE LOT IN HIGH QUALITY. ALL MEDALS ARE IN EF/UNC CONDITIONS

 

Nel 1757 Carlo Emanuele III ordinò a Lorenzo Lavy, il più eminente incisore piemontese dell'epoca, di dedicare una medaglia a ciascun Sovrano della Real Casa. Le motivazioni di tale opera furono dettate in primo luogo dall'esigenza di Sovrani ed Ambasciatori di portare un dono in rappresentanza della Casata, ed in seguito di lasciare un'impronta tangibile nel tempo. Lavy eseguì 77 coni con l'ausilio dell'Abate Berta per le leggende dei rovesci delle medaglie; a causa della morte del Duca e delle ingenti spese che le coniazioni richiedevano, le medaglie non vennero però battute. Fu per iniziativa dei sudditi di Carlo Felice (1765-1831) che la ripresa del progetto del medagliere venne commissionata all'incisore Pietro Calmieri. Nel 1864 Luigi Torelli, ministro dell'Agricoltura, dell'Industria e del Commercio, in occasione di una visita presso la zecca, notò i coni inutilizzati e incaricò i più noti incisori dell'epoca di portare a termine l'antico progetto. Furono coniati sul diritto di tutte le medaglie il busto del Sovrano, sul rovescio la rispettiva moglie con i figli o scritte che ricordavano la firma di trattati, decreti sociali e legislativi, do nazioni, annessioni, vittorie, assedi, guerre, nuove costruzioni, fondazioni di nuove istituzioni ed accademie. Dal capostipite della dinastia, Umberto Biancamano, alla moglie del primo Re d’Italia, Maria Adelaide. L’ultima medaglia presente datata 1883 di Umberto I (cfr. n. 92) è una aggiunta successiva all’opera originaria e può essere identificata come il sigillo temporale di chiusura della collezione stessa.